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Juno

Regia di Jason Reitman vedi scheda film

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Fanny Sally

Fanny Sally

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Juno

di Fanny Sally
8 stelle

Coraggioso ritratto di una storia come tante, di un'adolescente e di una gravidanza indesiderata. Coraggioso perchè privo di buonismo.
La sedicenne Juno scoprendo di essere incinta non riceve il sostegno nè dalla famiglia nè dal padre del bambino, un ragazzo altrettanto sprovveduto e disorientato di fronte ad una circostanza più grande di lui.
La giovane paraddossalmente è abbastanza matura da capire di non avere la maturità necessaria per crescere il piccolo. Rifiuta l'aborto ma sceglie di dare la creatura in adozione.
Assistiamo al trascorrere dei mesi, ai problemi che nascono dal doversi rapportare con i compagni di scuola, ai suoi tentativi di capire meglio chi sono i futuri genitori che dovranno crescere suo figlio al posto suo.
Juno non tentenna mai sulla scelta di non essere madre, anche se si preoccupa di assicurare al nascituro qualcuno che lo cresca con amore.
I coniugi Loring sono ricchi, giovani, belli, colti ed educati, ma non si amano più. A lei non importa a questo punto se il bambino avrà uno o due genitori, vuole liberarsene e rendere felice almeno la dolce Vanessa che desidera tanto diventare mamma.
Alla fine la sua vita ricomincia, come avesse cancellato quei nove mesi. Inizia ad innamorarsi del ragazzo che l'ha messa incinta; un percorso al contrario.
Colpisce la regia, quasi da videoclip, su misura della giovane protagonista, molto brava, colpisce il cinisimo e la schiettezza dei dialoghi, la verosimile rappresentazione di una gioventù impreparata ad affrontare la vita e di una generazione di adulti altrettanto inesperta ad assumetre il ruolo di saggia guida.
L'egoismo, l'apaticità, l'incertezza che la circondano convincono Juno a sottrarsi ad un ruolo che dovrebbe essere naturale. Perdente, si riscatta comunque perchè sente di compiere un atto di bene regalando la felicità della maternità ad un'altra donna.
Gli adulti, e il sesso maschile in particolare, ne escono invece completamente sconfitti.

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