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I Simpson - Il film

Regia di David Silverman vedi scheda film

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La recensione su I Simpson - Il film

di FilmTv Rivista
6 stelle

Quattrocento episodi, diciotto stagioni, premi a pioggia e la copertina di "Time" non sono stati un caso: I Simpson negli anni non accennano a diminuire la loro cristallina intelligenza. C'era apprensione nel vederli affrontare la prova del lungometraggio: il dubbio riguardava la capacità di reggere la durata cinematografica senza perdere il ritmo e l'umorismo abitualmente tarati su tempi più compressi.I Simpson - Il film è, per i fan come noi, una liberazione: la storia scorre via fluida, gremita di invenzioni, trovate, gag che ne fanno allo stesso tempo un sunto e un monumento di quella che è la serie Tv intimamente più rivoluzionaria del nostro tempo. Il fattore scatenante della storia è il disastro ecologico scatenato dal capofamiglia Homer, che scarica nel lago di Springfield - a rischio catastrofe ambientale per rifiuti chimici e scorie nucleari - un colossale quantitativo di escrementi del suo nuovo animale domestico, un irresistibile maiale con ciuffo. Da qui la decisione del Presidente Schwarzenegger (!) di chiudere la città sotto un'enorme cupola e, successivamente, distruggerla con una bomba. Non smetteremo mai di sottolineare la genialità di base della famiglia Simpson: Homer, più ancora della paziente moglie Marge e dei tre figli - il teppistello Bart, l'intellettuale Lisa e la piccola Maggie - non è, come troppe volte ripetuto, la rappresentazione dell'uomo medio americano bensì la sua nemesi. Con la sua assoluta medietà Homer - radicalmente privo di ambizione, dai desideri bassi e terreni (birra, cibo e Tv) - è un inconsapevole ribelle. È colui che, senza volerlo, mette in crisi il sistema americano, lo sbeffeggia, lo pone davanti alla sua quotidianità deviante, ne diventa il capro espiatorio. È lui che, con merda di maiale, genera una catastrofe ecologica di cui altri sono responsabili ed è lui che salverà Springfield: il più atipico antieroe dei nostri tempi, il granello di sabbia che inceppa una società tutta ipocritamente casa, chiesa e bar, luoghi di rituali intercambiabili. Il tutto raccontato con affettuoso cinismo e con una brillantezza di scrittura che lascia, letteralmente, a bocca aperta.

 

Recensione pubblicata su FilmTV numero 38 del 2007

Autore: Federico Pedroni

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