Espandi menu
cerca
12

Regia di Nikita Mikhalkov vedi scheda film

Recensioni

L'autore

bradipo68

bradipo68

Iscritto dal 1 settembre 2005 Vai al suo profilo
  • Seguaci 265
  • Post 30
  • Recensioni 4749
  • Playlist 174
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su 12

di bradipo68
8 stelle

Dodici giurati con il potere di vita e di morte su un giovane ceceno accusato di parricidio.Il nuovo film dell'alterno e incostante Michalkov,da una decina di anni lontano dal cinema è un formalmente un adattamento del testo teatrale da cui fu traqtto pure il folgorante esordio di Sidney Lumet,quel "La parola ai giurati"(in originale Twelve Angry Men,Dodici uomini arrabbiati) ancora vergato a fuoco nella memoria di molti.Il film di Lumet durava qualcosa più di 90 minuti,questo di Michalkov supera i 150.Che cosa c'è in questa ora in più di film?Nel 60 minuti in più che,detto per inciso non appesantiscono per nulla il film nonostante sia praticamente girato tutto dentro una palestra come l'altro era in una stanzetta annessa al tribunale,c'è il racconto della Russia di oggi filtrata attraverso le esperienze dei dodici della giuria,ci sono flashback intensi e violenti che visualizzano l'atrocità del conflitto russo ceceno,ci sono piedi che scendono velocemente le scale,c'è la paura dell'immigrato e del terrorista,c'è un ultimo colpo di scena finale con la presa di posizione dell'unico giurato che dà il proprio nome(intepretato con sibillina grazia dallo stesso Michalkov).Stupisce la compattezza di un opera che non rinnega le proprie radici teatrali e proprio per questo così difficile da rendere appetibile per il pubblico,stupisce il coinvolgimento di dodici straordinari attori(pare di estrazione teatrale) che sembrano veramente vivere sulla propria pelle quello che raccontano.E'raccontato senza mezzi termini il razzismo e la paura dei russi verso il terrore ceceno.Ragazzo ceceno accusato di avere ucciso il padre adottivo che è un ufficiale russo è colpevole solo perchè ceceno.Non importa se è praticamente impossibile che abbia commesso il crimine.Solo uno dei dodici(che ha vissuto sulla propria pelle il razzismo altrui) osa sfidare gli altri con il suo dubbio sulla colpevolezza del ragazzo e gradualmente riesce a portare con la forza delle sue argomentazioni e dei suoi riscontri concreti gli altri dalla sua parte.Il meccanismo è noto:colpisce che nonostante i punti di contatto con l'originale questo è un film russo fino al midollo.Il discorso finale del giurato numero 2(Michalkov),cioè condannare alla prigione il ceceno per far finire la congiura del silenzio,sinceramente sfugge alla mia comprensione(non riesco a capire perchè comunque vada lasciato in prigione) ma rende perfettamente l'idea che il conflitto con i ceceni è una freccia piantata nel fianco della coscienza di ogni russo medio.Un grande ritorno di un maestro riconosciuto della macchina da presa:un pamphlet contro il razzismo strisciante.

Su Nikita Mikhalkov

regia di grande impatto nonostante la verbosità del copione teatrale

Su Nikita Mikhalkov

ottimo anche davanti alla macchina da presa

Su Sergei Makovetsky

ottimo

Su Mikhail Yefremov

ottimo

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati