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Cous cous

Regia di Abdellatif Kechiche vedi scheda film

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La recensione su Cous cous

di Utente rimosso (LGiulia)
7 stelle

Piccola chicca di Kechiche, "Cous Cous" (letteralmente "Il grano e il cefalo") è un film che mostra la vita in tutte le sue sfaccettature: la famiglia, i tradimenti, i sogni, le tradizioni e anche il beffardo gioco del destino.

 

 

Tutto ruota intorno al cous cous di pesce: l'aggregazione della famiglia, il ricordo della patria lontana, il sogno di una vita. E Kechiche non vuole essere clemente nel suo ritrarre questa parentesi di esistenza quotidiana: Slimane viene allontanato dal lavoro a causa della sua poca produttività; la sua famiglia è povera e vive problemi non solo economici ma anche affettivi (i tradimenti continui del figlio nei confronti della giovane moglie, l'odio verso la nuova compagna di Slimane e la di lei figlia); la gente non si risparmia in chiacchiere e curiosità; il sogno di Slimane sembra una chimera a causa dei problemi burocratici cui va incontro; il destino stesso è pungente e crudele (basti pensare alla conclusione del film). Insomma, non ci si perde in banali buonismi e tanto meno si cerca un finale accomodante e felice. Il realismo domina questa pellicola che, anche nella sua lunghezza di narrazione, si avvicina a uno spezzato di vita più che a una storia tout court. 

 

 

Personalmente ho trovato "Cous Cous" un film veramente toccante e coinvolgente. La sua forza sta nel mettersi in gioco senza costruzioni, senza colpi di scena e anzi mostrarsi spoglio, realistico, irritante, a volte pesante e tragicamente quotidiano. La parte finale poi è un misto fra angoscia, rabbia e gioia. Una pellicola carica di emozioni e energia. 

 

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