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Crank

Regia di Mark Neveldine, Brian Taylor vedi scheda film

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La recensione su Crank

di M Valdemar
4 stelle

CAN I SCREAM ?! YEAH !!!


E qui parte la bolgia!

L’unico vero motivo di interesse di ‘sto film è la canzone d’apertura, quando lo scimpanzè Jason Statham ha appena visto il video, da un dvd dal titolo emblematico e programmatico “FUCK YOU”, che lo fa incazzare come un colibrì ermafrodita e distrugge tutto. E’ “New Noise” degli svedesi Refused, tratto dal seminale ed epocale album “The shape of punk to come”; e, parafrasando tale titolo, si potrebbe definire Crank: “The shape of fuckin’ action-movie to come”. E non c’è nulla di che rallegrarsene.

La vera assurdità è la recensione, e la valutazione, che ne da FilmTV. Bah. Bleah. Bau bau.

L’idea di partenza è pure valida, ma intelligentemente furbesca e pretestuosa.

Già li vedo i simpatici “autori” e produttori, che riuniti in simposio attorno a un tavolo, mentre banchettano con pattume vario e beveroni assortiti (e per favore, qualcuno vada a dirgli che quell’intruglio bollente da litro che ingurgitano non è caffé, per dindirindina!), studiano come “pompare” al massimo parossismo il film, riempiendolo di (possibilmente inedite) scene ridicole senza ormai più vergogna e ritegno. Il loro traguardo è soddisfare e deliziare i rancidi palati di giovini assuefatti da migliaia di pellicole di (vuoto) intrattenimento, tutte uguali, tutte insignificanti.

E qui viene l’idea geniale: mo’ ti giustifico (e nutro) queste altrimenti ingiustificabili storie col fatto che al superkiller, che si fa sorprendere in casa sua, mentre dorme, viene iniettata una nuova droga sintetica prodotta dai cinesi (e non c’hanno altro da fare?) che lo porterà a morte certa. Ma al nostro babbuino il suo laido ed erudito medico che, al telefono, capisce subito tutto (!!) spiega che può ritardare l’effetto letale tenendo elevato il livello di adrenalina; quindi, per vendicarsi di chi lo ha avvelenato, eccolo affrontare come l’ultimo degli immortali una innumerevole sequela di azioni demenziali sparate a tutta velocità, a tutta violenza e a tutta volgarità. Qualche scena è pure divertente, ma si perde in una interminabile ricerca dell’effetto “cool” a tutti i costi, sino a diventare un noiosissimo esercizio di stile videoclipparo, che è evidentemente l’aspirazione ultima di questo tipo di prodotti.

Nella scena dell’ospedale, in cui lo scimunito cerca dell’efedrina, c’è un cameo dell’inutile cantante degli inutili Linkin Park. E’ il colpo di grazia.


CAN I SCREAM ?! YEAH !!!

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