La recensione su 4 mesi 3 settimane 2 giorni

di NOG8

6 stelle

Gabita, una studentessa di una cittadina romena, condivide una stanza con un'altra ragazza a Bucarest, sono entrambe iscritte all'universita'. Gabita scopre di essere incinta e non vuole tenere il bambino, ma abortire in quegli anni ( 1987 e' l'anno in cui e' ambientato il film) e ' vietato e chi lo fa rischia grosso. L'amica, Otilia, la aiuta a fermare la gravidanza.

Entrambe si affidano a Bebe, un losco figuro che pratica in maniera piu' o meno regolare, aborti clandestini.

Lasciano il convitto per studenti dove vivono, per recarsi in un albergo e praticare l'interruzione della gravidnza, l'uomo chiede loro, umiliandole, un pegno da pagare che va ben'oltre la decenza, rendendosi odioso e viscido, ma allo stesso tempo, unica salvezza per la povera ragazza.Il film si snoda nell'arco di tempo che va dalla tarda mattinata, a notte fonda, notte fredda e inoltrata, notte infame e piena di pieghe, ma allo stesso tempo pesta, buia e piatta, come le vite dei protagonisti.

Gran regia, attrici e attori "rapiti" da sequenze soffocanti e da dialoghi che paiono insipidi, ma sono invece lividi e pieni di atrocita', soprattuto quando le due giovani si trovano nell'albergo con il loro "aguzzino/salvatore" e da altri irritanti e noiosi, come a casa dei genitori del fidanzato di Otilia, un film che mi e' piaciuto, ma allo stesso tempo un po' irritato per il comportamento che ha Gabita, confusa e poco sincera con la Amica che si fa in quattro, che da sola regge una situazione molto piu' grande, non solo per loro due, ma per un'intera generazione,che si trovava a vivere in quei tempi in Romania.

Otilia e' commovente, quanto passiva e persa Gabita, che comunque suo malgrado e' stata la protagonista di un fatto atroce per cui, solo chi lo vive puo' sapere il dolore che si prova e di conseguenza avere comportamenti poco chiari.

Io, da sempre, uomo di una certa Sinistra, mi rabbuio e incupisco a come il Comunismo sia stato violentato e rovinato da alcuni delinquenti, ma haime' questa e' la storia.