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Zodiac

Regia di David Fincher vedi scheda film

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La recensione su Zodiac

di mck
8 stelle

Seven(th).

 

 

David Fincher, ovvero: come riprendersi dopo Panic Room... O the Game... O Alien 3... "Basti" la scena dell'interrogatorio informativo di cortesia per l'indagine ancora aperta indiziaria in corso ancora calda,viva e inchiostrabile, 3 vs 1 sul posto di lavoro, Ottima, e qulla pre pre finale nello scantinato fa letteralmente-fisicamente Paura : ma è quella iniziale pre titoli di testa che s'insinua sotto pelle, aleggia, s'incunea nella mente, latita, sghiribizza e ghirigora surfando sulle creste d'onda della corteccia cerebrale... restandoci, rimanendoci, ed in fine svanendovi apparentemente dimentica e stornata... per poi essere ricondotta alla nostra attenzione dall'intenzione investigativa (un chi l'ha visto da N./tot./X mln di $...) di soggettista sceneggiatore regista.

2 ore e 30 min. sono tanto tempo, anche vent'anni lo sono.

Ecco cosa ci accomuna ai 3, 4, 5 e più prot. e co-prot. che indagano sugli omicidi in serie (perpetrati e commessi, minacciati ed indebitamente arrogatisi): Guardiamo: ma cosa Vediamo? (black dahlia, the pledge, mystyc river, the prestige, flags of our fathers (letters to iwo jima è "più bello" E più esplicito come significante/contraltare), inCeption, Re(d)Acted...

Un film in/da cui continuano ad apparire persone dal fuori-nascosto-accanto-tangente angolare campo (sedili ant. e post. d'auto, selciato, orizzonte...).

Doppio (fight club) inverso reciproco (benjamin button) serial killer: al suo Seven(th) film (se si considera la mole di videoclip come un lungometraggio...), Fincher rinasce [per lo meno ai miei modesti occhi: perchè c'è, io trovo, quasi sempre, un qualcosa di "terribile", di sbagliato, nel modo di raccontare le persone di Fincher, un che di... "moralmente" disinteressato, non essendo kubrick-herzog-rossellini-bunuel-malick-allen o al contrario fellini, per carità, però il"difetto" io lo vedo...ma chissà cosa guardo... Dopo l'immersione stile-empatica, un'impasse emotiva, un distacco...sbagliato (mi ripeto,la ripetizione salta all'occhio, errore,difetto,esattezza,correttezza), senza esserne fuori, cioè : ne sei troppo dentro, come autore, per permetterti Tale nonchalance (il Tarantino di inglourious basterds compie il gesto estremo-infattibile, tanto quanto i diritti d'autore del titolo originale, ma lo dichiara da subito: è Cinema!): qui no, l'empatia sembra più autentica e sincera, ed anche il cartello finale alla barrylyndon/animalhouse è sim-patico].

Certo non vi è il Lavoro Ulteriore sull'immagine cut dopo cut come in DePalma [qui the most dangerous game citato a livello d'indagine, in black dahlia l'uomo che ride è (come in Ellroy) parte del dis-senso sulla realtà...], è un po' come per i racconti diari di Corso Salani, poco paesaggio, molte persone, molte parole [e allora, the social network: ma si chiam'appunto face(((fess)))book, non landscape portrait...].  

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