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L'ultimo inquisitore

Regia di Milos Forman vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'ultimo inquisitore

di zombi
8 stelle

benvenuti in un viaggio all'interno di un circo. ma di un circo particolore. il circo della storia e dell'abnegazione dell'uomo per la sofferenza altrui. il film di forman mi ha fatto venire in mente un freak show. una compagnia girovaga che porta in giro mostruosità di ogni tipo. e bardem è ottimo, anche se può sembrare eccessivo, nel suo essere sopra le riga nel tratteggiare il suo prelato in una spagna dove si rimette in auge l'inquisizione per fermare la troppa libertà. le eminenze che mangiano a piene mani i terroristi che semplicemente vivono o sopravvivono. il potere della chiesa è stato come una peste che dovunque passasse sterminava. bravi gli attori nel muoversi in quel bordello di potere clericale e di guerre tra francia e spagna e poi inghilterra. un ribaltamento continuo con il voltafaccia di bardem che da prelato diventa coi francesi giudice civile che punisce legalmente sotto "giusto processo" le eminenze che lo avevano condannato al rogo. nel mezzo di questa guerra, manco fossimo in un cartone animato della warner bross, ci sta goya interpretato dal bravo skarsgard e la meravigliosa natalie portman. gente comune che anche se sostunuto dalla casa reale come goya, nulla poteva contro la chiesa. ed è proprio la portman che per il lascivo volere del prete bardem, viene accusata, interrogata, torturata, incarcerata e violentata fino all'arrivo dei francesi. la sua uscita dal carcere lascia letteralmente a bocca aperta. un fantasma fuoriuscito dalla fantasia di goya. completamente folle, vaga alla ricerca della figlia avuta da bardem e da qui in poi, via con la folle leggerezza di un romanzetto da un tanto al chilo. la portman interpreta anche la figlia perduta e ritrovata. puttana per i francesi prima e per gli inglesi poi. goya sordo e ossessionato dalla portman e dalla di lei figlia, bardem che prospera coi francesi e fugge agli inglesi, salvo essere acciuffato e rimesso ai ferri per essere ri-giudicato dalle eminenze che aveva messo in carcere e del quale sperava di dimenticarsi. morto in piazza con la garrota, verrà trasportato su un carretto con la testa penzolante, gli occhi bianchi e la bava alla bocca con la portman completamente fuori di sè che lo tiene per mano, alcuni bambini che corrono ghignando e a poco distanza che segue il tristo convoglio funebre a breve distanza. iniziano i titoli di coda con dettagli dei quadri di goya e della bella musica. grande. da occhi fuori delle orbite.

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