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Still Life

Regia di Jia Zhang-ke vedi scheda film

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La recensione su Still Life

di bradipo68
8 stelle

Natura morta con fiume che sommerge tutto.Non so se questo film meritasse davvero di vincere a Venezia il Leone d'oro del 2006 ma sicuramente è qualcosa totalmente diverso da quello che sono abituato a vedere,uno stile nuovo nella sua ostentata classictà da pianosequenza e quelle telecamere digitali che fanno molto più documentario che film.Il film di Jia Zhang-ke si situa in mezzo:è un opera di fiction in cui si raccontano due storie diverse che hanno anche epiloghi differenti (un muratorte cerca la sua famiglia a cui si riunisce dopo 16 anni,un infermiera cerca il marito sparito da due anni e quando lo trova gi comunica che ha un altro e che il loro amore è finito)e che non si sfiorano neanche ma ha sguardo troppo documentaristico per essere cinema quando descrive l'umanità composita che vive in questa regione in cui città sono in via di demolizione,alcune sono state sommerse a causa del funzionamento della nuova diga e i placidi abitanti che vediamo in quei luoghi sembrano pensare a tutto tranne che alla demolizione delle loro case.Anzi cercano il modo per andare avanti a qualsiasi condizione(vedere il bordello nella casa mezza demolita,con la mostra al piando di sopra delle ragazze sul mezzo scheletro di casa ancora non intaccata dai martelli pneumatici.Pensando a quello che hanno fatto in Cina,in cui sembra che neanche si pongono il probema di quello che dicono gli abitanti del luogo riguardo a progetti di tale portata mi viene quasi da sorridere a pensare a tutti quei buontemponi di ogni estrazione politica e sociale che appena sentono parlare del corridoio 5 vanno in giro con gli striscioni NO TAV e occupano i binari.E questo per fare i lavori per una ferrovia ad alta velocità...a proprosito di velocità in Still life tutto va lentamente ,tutti i gesti sono meditati,i dialoghi non sono così frequenti.E se per qualcuno lentezza è sinonimo di noia qui per me questo ritmo così illanguidito illustra semplicemente uan condizione di un pezzo di Cina odierna che sta pagando lo scotto per modernizzarsi,che sta pagando un alto prezzo per stare al passo,una parte di Paese che forse ancora non sa se quanto fatto fatto è giusto o sbagliato.Così le macerie ormai fanno parte dell'humus su ci si coltiva il futuro e la tecnologia spicciola(videogame,telefonini e relative suonerie) è assolutamente dissonante con l'ambiente in cui è vanamente inserita.Altra cosa che stupisce sono gli squarci surreali che come schegge impazzite il regista inserisce durante la narrazione:il palazzo che decolla come un astronave o l'equilibrista che cammina su un filo teso tra due palazzi forse non hanno nessuna valenza logica ma sono terribilmente d'effetto....

Su Zhao Tao

ok

Su Han Sanming

non male

Su Jia Zhang-ke

il suo stile con telecamere digitali e pianosequenza gli ha permesso di vincere un leone d'oro

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