La recensione su Spider-Man 3

di Lord Holy

6 stelle

Non possono mai bastare i mirabolanti effetti speciali per rendere buono un film, manco nel genere di cinema che vede coinvolti i supereroi dei fumetti. Soprattutto nel caso di un terzo episodio avente come precedenti uno Spider-Man e uno Spider-Man 2 in grado di trionfare per la loro struttura, che all'involucro avevano saputo dotare un cuore. Che qui avrebbe dovuto essere di tenebra, ma che al contrario si dimostra alquanto "spento", un grigio appena accennato.

La colpa sostanziale è del mancato approfondimento psicologico dei personaggi, esclusi ovviamente quelli già introdotti negli altri due capitoli. Credo comunque che la delusione maggiore sia stata quella di assistere ad una fatale dilapidazione di una delle figure in assoluto più complesse e affascinanti disponibili (non sto a rimarcare quale, mi pare ovvio), seconda forse soltanto allo stesso protagonista. E ad un finale non del tutto convincente.

Intrattiene, sì, ma è ben lontano dall'essere il grande epilogo che in molti avevamo sognato. Solo discreto è. Un vero peccato. Il più grave dell'intera saga.

Sulla trama

Futilmente articolata e complicata. Ma non nel senso che è difficile da comprendere, quanto piuttosto nel mero significato di "spreco" del poco tempo a disposizione in lungaggini.

Sulla colonna sonora

Belle musiche, composte da un Christopher Young in buona forma. Regala emozioni in più occasioni.

Cosa cambierei

Troppi avversari per un film solamente. Uno (o massimo due) sarebbe bastato, strutturando la trama di conseguenza. Al fine di non demolire quanto costruito in precedenza ed essendo Venom quello potenzialmente più carismatico, credo che dei tre si sarebbe potuto "sacrificare" l'Uomo Sabbia (sebbene qui sia l'unico convincente). Gli altri due ne avrebbero tratto giovamento.