Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Come si fa a mettere il tg, completo di meteo, durante la trasmissione di un film? Così ha stabilito il Socing, alias mediaset. Siamo perseguitati, a tutte le ore, ormai, da notizie ansiogene che ci spezzano, senza alcun buon senso (come dicono gli zombies che ci governano. "Essi vivono!") anche il continuum emozionale di un film. Chi come me è un poveraccio, non merita di vedere un film in tv come si deve. "Perché non lavori 12 ore così ti puoi permettere l'abbonamento, brutto lavativo?!" "E quando me lo godo?". Mi sono perso la lettera del soldato americano per evitare i menzogneri consigli per gli acquisti. Ho perso tempo a sentire l'intervista di Chiambretti - che ha mostrato, per l'ennesima volta quanto gli italiani sanno essere provincialmente ossequiosi - fatta un una tipa di origini italiane, che fa filmetti a Hollywood. Lasciamo perdere siamo in un mondo di pecore masochiste. Continuo a sostenere che Eastwood è un po' sopravvalutato. Mi aspettavo una costruzione narrativa di tipo epistolare e invece le lettere sono state usate come un macguffin. Cioè mi aspettavo un racconto diverso dal solito americano. Non sono proprio abituati ad un registro più intimistico. Dunque il film è una cronaca di una disfatta giapponese. E i soldati giapponesi appaiono un po' americanizzati nei modi. Però, è un'esperienza umana che andava raccontata. Eastwood ci mette pure qualche scena melodrammaticamente stucchevole - come è solito fare - ma nel complesso è un film da vedere con una fotografia bellissima. 3 stelle e 1/2
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