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The Prestige

Regia di Christopher Nolan vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Prestige

di rocky85
9 stelle

"Ogni numero di magia è composto da tre parti o atti. La prima parte è chiamata "La Promessa": l'illusionista vi mostra qualcosa di ordinario. Il secondo atto è chiamato "La Svolta": l'illusionista prende quel qualcosa di ordinario e lo trasforma in qualcosa di straordinario. Ma ancora non applaudite. Perché far sparire qualcosa non è sufficiente; bisogna anche farla riapparire. Ora voi state cercando il segreto... ma non lo troverete, perché in realtà non state davvero guardando. Voi non volete saperlo. Voi volete essere ingannati."

E' la voce di John Cutter (Michael Caine) ad aprire e chiudere The Prestige. Nella Londra di inizio Novecento, Cutter è stato l'ingegnere dei trucchi di due celebri illusionisti, ed è lui a raccontarci la loro storia. Robert Angier (Hugh Jackman) e Alfred Borden (Christian Bale) iniziano le loro carriere insieme, come assistenti di un mago. Ma ben presto le loro strade si separano, nel momento in cui Angier ritiene Borden responsabile della morte della moglie durante un numero di prestigio. Da quel momento, la loro sarà una sfida a distanza per accaparrarsi il numero più originale, perché soltanto uno dei due sarà il miglior illusionista di Londra. The Prestige, quinto film di Christopher Nolan, nasce da un lungo lavoro di sceneggiatura (durato 5 anni) intrapreso dal regista e dal fratello sceneggiatore Jonathan. Opera ambiziosa e appassionante, romanzo fantastico contaminato dalle regole del thriller, The Prestige è la parabola amara di una ossessione. Nolan ci parla dell'illusione, dell'inganno, del confine tra la scienza e la magia, ed è coerente nel portare avanti le proprie tematiche anche all'interno di un favoloso spettacolone hollywoodiano. Esaminando, a posteriori, tutta la sua produzione nel complesso, non si può non notare la sua perseveranza nel portare avanti la propria idea di cinema e le sue ossessioni. Introduce una serie di personaggi secondari perfettamente riusciti, dal Cutter interpretato da un magnifico Michael Caine, all'inventore serbo realmente esistito Nikola Tesla (che ha il volto e l'accento di David Bowie), dai personaggi femminili della moglie di Borden (Rebecca Hall) e dell'assistente Olivia (Scarlett Johansson), che da aiutante di Angier diventa amante di Borden. Tutto ciò, per arrivare ad un finale che ribalta le aspettative dello spettatore e rende necessaria una nuova visione. I colpi di scena risolutivi, però, in questo caso, non servono a rendere più agevole il racconto, bensì a trasformare la storia in una parabola amara e crudele, ammantata di una spaventosa tragicità che non ti lascia e che fa riflettere. Qual è il confine tra la scienza e la vita umana? Ma soprattutto, Nolan consegna ad Angier le parole definitive e esplicative: "Se riuscivi ad ingannare il pubblico anche per un secondo, allora potevi sorprenderli. Allora riuscivi a vedere qualcosa di molto speciale. Davvero non lo sai? Era quello sguardo sui loro volti". Per quello sguardo, due uomini hanno distrutto le loro vite e quelle delle persone che gli erano vicine. Alla fine, nessuno dei due avrà vinto. "Abracadabra".

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