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Intrigo internazionale

Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film

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Neve Che Vola

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Intrigo internazionale

di Neve Che Vola
10 stelle

F.Truffaut: Lei è d'accordo che ci sia davvero un lato onirico nei suoli film?
A.Hitchcock : Sono sogni ad occhi aperti.


Dopo aver finalmente visto al cinema North By Northwest l'altra sera, uno dei tre amici che erano con me, per strada, mi ha posto qualche domanda sul film. Per lui si è trattato del primo incontro col mio "amico", di cui aveva avuto modo di vedere solo frammenti slegati, per me sarà invece stata la quindicesima volta. Gli piace stuzzicarmi, e lo sa fare con lo spirito giusto. Sostiene che io non sia molto obiettivo quando parlo di Hitchcock, e forse non ha torto.
Gli piacciono battute del tipo: "Prima c'erano qui (nel negozio dove lavora) due tali che discorrevano animatamente su Hitchcock e Fritz Lang, due che se ne capiscono, non come te che hai i gusti di una tredicenne. Uno sosteneva che Hitchcock... si, insomma, non si può dire che non sia almeno un pò abile, ma certamente molto commerciale. Fritz Lang, lui era un artista di ben altra levatura".
E ottiene il suo scopo, perchè comincio a parlargli come se quei due fossero lì, scuotendo la testa in segno di disappunto.
E quindi, più che altro per spiare divertito le mie reazioni se solo avesse osato dire che un fotogramma del film non gli era piaciuto, ha cominciato col suo passatempo preferito.

"I sogni", gli dico, "prendi i sogni. Niente di nuovo sotto il sole. Quando sogni alla notte, sei perfettamente a tuo agio. Magari si tratta di un incubo, e allora ti agiti. Se sogni bene, sei contento. In ogni caso, quel sogno per te ha logica, mentre lo sogni. Ma se lo racconti a te stesso il giorno dopo, sei capace di stupirti della stranezza di quel sogno. Più ti allontani temporalmente dal sogno, più è facile che ti sembri strano. Sembra che si spogli della cosa più importante, e che rimanga un nudo scheletro, senza carne nè vene nè forma. Il sogno nella sua verità aveva attaccati i sentimenti, ma se li dimentichi, rimane un nudo scheletro illogico e senza significato. Sembra che siano quei sentimenti a dargli logica, una logica che tu stesso forse non afferri, ma se ti concentri sul sentimento connesso al sogno, forse riesci a sentire che qualcosa in te conosce la verità del sogno. Tu non sei più capace di decifrarlo, rimane solo come una impressione lontana. Quando vedo un film di Hitchcock, è come se quell'uomo conoscesse alla perfezione la mia interiorità (la mia, degli altri non so). Tramite una sequenza di immagini spesso senza logica, perfino gratuite - l'aereo che va a incendiarsi contro l'autocisterna, i proiettili che mancano Cary Grant anche se sembra impossibile mancarlo - risale al sentimento. Se io ti raccontassi un sogno, per te non vorrebbe forse dire niente, che ne sai del sentimento ad esso legato? Ti giungerebbe forse il semplice scheletro illogico. Anche se ti descrivessi il lato emotivo, sarebbe per te estremamente arduo capirne il legame con lo svolgimento del sogno. Forse sono connessioni a livello profondo alle quali non abbiamo accesso. In una delle mie scene preferite del film, Martin Landau/Leonard rivela a James Mason/Vandamm  come è andata in realtà la scena dell'omicidio di Cary Grant/Roger Thornhill. Lo fa facendo vivere a James Mason ed al pubblico (perlomeno a me) una emozione senza eguali: gli spara, e in quell'istante che sembra lunghissimo Mason che supera sè stesso come attore capisce tutto - stato di stupore -  segue poi la spiegazione vocale di Landau, il dolore di Mason ed il pugno a Landau. Non è una scena ineguagliabile? In quell'attimo in cui Mason rimane cortocircuitato mentalmente, si apre uno spiraglio verso uno stato di non-mente, brevissimo.
Anche il salto temporale alla fine, "Coraggio, coraggio, Signora Thornill!" direttamente dal precipizio alla cuccetta nel treno è un puro sogno.

Forse l'intero film è il tentativo di raggiungere l'Amore - Cary Grant si spella le mani nel tentativo di arrivare ad avvertire Eva Marie Saint/Eva Kendall scalando in equilibrio il trave ed il muro della casa. Entrambi sembrano condannati ad essere altro, diventano altro da quello che erano - Eva ha le lacrime agli occhi quando Roger dice con impeto che non è giusto che ragazze come lei vivano così, con la possibilità di perdere la vita, i servizi segreti si facciano aiutare dagli altri!

Le motivazioni dei personaggi possono essere criticabili o essere deboli - la motivazione di Eva per essere diventata una spia, per esempio - ma forse quello che interessa ad Hitchcock è dire che nella condizione umana è estremamente difficile riuscire a non tradire sè stessi, nè può esserci amore dopo il tradimento di sè. L'amore diventa possibile dopo la riscossa dallo stato di tradimento, sembra impossibile riuscirci e forse si può solo dopo aver scalato ruvidi muri che spellano le mani, ed essere rimasti sospesi nel vuoto.

Tirati su, forza!
Ci provo, aspetta!
Avanti, forza cara, via!
Non ce la faccio
Non dir così, avanti!
E' inutile!
Coraggio, signora Thornhill! 


E c'è il tema d'amore di Hermann...

Una volta, il grande esperto di ipnosi Milton Erickson riuscì a risalire alle cause di una fobia di una paziente semplicemente intuendo la connessione mi pare tra un crine di cavallo ed un mobile. Fece un commento sul modo di funzionare della mente attraverso connessioni misteriose.

Forse Hitchcock imparò ad essere un Testimone nelle sue lunghe giornate di solitudine quando era una ragazzino, osservando gli altri, come lui stesso diceva. In tal modo mi spiego la grandezza e purezza d'animo di quest'uomo. In un film aveva voluto mostrare la folla inferocita e la sua vittima strappata con la forza alla sua dignità; in un altro, con una lunga carrellata che attraversa una sala, arriva a degli occhi tremanti che si chiudono nervosamente, e non potrei descrivere cosa provai dopo aver vista quella scena. Hitchcock aveva capito tutto di quell'uomo, arriva agli occhi di un uomo che soffre e che potrebbero benissimo essere i miei come quelli di qualsiasi altro. Non l'ho mai più voluta rivedere quella scena, ho paura che non mi rifarebbe lo stesso effetto. Opero in modi opposti: alle volte rivedo un film anche cinque o sei volte in un mese, altre non oso rivederlo. Non mi interessa il film, ma quello ch sorge in me. Una volta lessi l'introduzione di Ricordi dalla casa dei morti di Dostoievsky, e lì mi fermai. Il resto del libro non l'ho mai letto. Non ci potevo credere che un uomo potesse arrivare a tanto, che avesse capito - così mi parve - semplicemente tutto. Non rilessi mai più neppure quell'introduzione, ma ancora oggi è vivido in me quel sentimento che provai, andai a dormire scosso ed al tempo stesso in preda ad una gioia incontenibile.

Mi è particolarmente caro un frammento dell'intervista di Truffaut che rivela la precisa coscienza dei livelli di esistenza che, a mio parere, rende Hitchcock un uomo morale, unico, immenso, un Maestro. Egli spiega a Truffaut che avrebbe voluto inserire nel film una scena ambientata in una catena di montaggio di automobili.

A.Hitchcock: Volevo filmare una lunga scena di dialogo tra Cary Grant e un caporeparto della fabbrica, dvanti a una catena di montaggio. Mentre camminano parlano di un terzo uomo che ha forse a che fare con la fabbrica. dietro a essi l'auto comincia a comporsi, pezzo per pezzo e viene anche fatto il pieno d'olio e di benzina; alla fine del loro dialogo guardano la macchina completamente composta partendo dal niente, da un semplice bullone, e dicono: 'E' veramente formidabile, eh!'. E in quel momento aprono la portiera dell'auto e un cadavere cade per terra."

F.Truffaut: "E' un'idea formidabile!


A.H. Da dove sarebbe caduto il cadavere? Non dall'auto: prima era un semplice dado! Il cadavere è caduto dal nulla, capisce? Ed è probabilmente il cadavere del tizio di cui parlavano nel dialogo.


F.T. Ecco la gratuità assoluta! Deve essere difficile rinunciare a un'idea come questa. L'ha abbandonata a causa della durata della scena?


A.H. La durata non costituiva un problema; ma in realtà non siamo riusciti ad inserire questa idea nella storia e
anche una scena gratuita non può essere introdotta in modo totalmente gratuito.

Insomma, ciò che è gratuito a certi livelli, viene in realtà guidato da un livello di coscienza o visione superiore. Metti idee del genere nelle mani di un uomo che non abbia il genio e la moralità di Hitchcock, ed ecco che l'idea di 'gratuito' comincia a creare confusione. Si possono inserire cose gratuite ad un livello, ma si deve risponderne ad un altro livello. Non esiste la libertà assoluta, "io faccio quel che mi pare".
Quando un cadavere cade dal nulla in un film di Hitchcock, in quel "nulla" sta la faccenda. Quel nulla è come se fosse pregno del 'sentimento' oltre lo scheletro, è 'nulla' ad un livello, ma non ad un altro.
Quanti altri sarebbero capaci di far materializzare qualcosa dal 'nulla', conferendo a quel 'nulla' la statura della nostra verità più intima, inspiegabile coscientemente, come fosse un sogno?"

Ma arriva il bus, il mio amico sale, e tira un sospiro di sollievo. Se l'è guadagnato il meritato riposo delle sue povere orecchie.



Sulla regia di Alfred Hitchcock
Parola di Dio.

Sull'interpretazione di Cary Grant
Eh!

Sull'interpretazione di Eva Marie Saint
Eccellente.

Sull'interpretazione di James Mason
Grande.

Sull'interpretazione di Leo G. Carroll
Leo G.Carroll l'ho sempre trovato magnifico.

Sulla colonna sonora
Entusiasmante.

Sulla colonna sonora

Entusiasmante.

Su Alfred Hitchcock

Parola di Dio.

Su Cary Grant

Eh!

Su Eva Marie Saint

Eccellente.

Su James Mason

Grande.

Su Leo G. Carroll

Leo G.Carroll l'ho sempre trovato magnifico.

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