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I teddy boys della canzone

Regia di Domenico Paolella vedi scheda film

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La recensione su I teddy boys della canzone

di mmciak
6 stelle

"I teddy boys della canzone" diretto nel 1960
da Domenico Paolella,devo dire che  mi è
sembrato simpatico.

Il Film si svolge a Roma e racconta
che Teddy,un cantante promettente ma sfortunatissimo
deve fare una audizione alla Tv di stato,ma non viene
tenuto in considerazione e neanche la fa questa
cosa con i suoi amici,
ma negli uffici incontra Paolino,un inventore
amante della Tv libera che ha inventato un
marchingegno per interrompere
i programmi e inserirsi con le sue trasmissioni
e unendo le forze e inventano
teleics.

Grazie a questo cominciano anche i giornali a interessarsi a questo
e soprattutto a loro,
producendo una trasmissione che riscuote
grande successo tra il pubblico
e crea una nicchia di appassionati,
e vengono soprannominati
"I teddy boys della canzone".

Ma la RAI gli comincia a dare la caccia.

Il Film distribuito dalla
Variety Film e prodotto dalla piccola
Aron Film,che punta sugli "Urlatori" e a Teddy Reno,
per costruire il "Musicarello",filone in voga all'epoca,
che è stato uno dei più proficui del dopoguerra,
e intorno ci mettono Attori bravi e simpatici come il
grande Paolo Panelli,la splendida Delia  Scala
e l'immancabile Mario Carotenuto,che interpreta
il Direttore dei programmi RAI.

Questo filone era simpatico per le sue ingenuità
e che venivano realizzati approssimativamente,
con budget molto risicati,
ma alla gente non gli è ne fregava niente
della storia,voleva solo vedere i loro beniamini
sul grande schermo,anche perché non tutti
avevano la Tv.

Il Film a suo modo è precursore di quello che
è arrivato circa 20 anni dopo con le Tv private
perché Paolino (Panelli) si inventa un marchingegno
per interrompere i programmi sulla Tv di stato
e inserirsi con i loro,con un gruppo di ragazzi
terribili composti da Teddy Reno,che è un
pò fuori luogo insieme appunto agli "Urlatori"
Tony Dallara-Little Toby-Brunetta e una bellissima e giovanissima Mina,ancora
acerba diciottenne,ma già dotata  di talento,
che la porterà a diventare la più grande cantante
Italiana e da qui a poco le porte della RAI si spalancheranno
davvero per lei diventando la protagonista indiscussa
di programmi di successo,e infatti e lei che fa il filo
a Paolino e con appunto Panelli lavorò insieme
a "Canzonissima" con Walter Chiari.

Comunque tornando al Film,non c'è molto
da dire,la storia dicevo è avanti e fa da
precursore a quello che succederà dopo,
addirittura con la nascita del secondo canale,
e fa ridere Carotenuto quando dice sulla teleics
"ma sapete che vuol dire...un altra televisione,
ci mandano a spasso!",perché ormai siamo
pieni di canali soprattutto con l'avvento
adesso del digitale terrestre.

Poi si respira quell'aria di quell'Italia bacchettona
e moralista del dopoguerra che aleggiava su tutto,
ma anche la voglia di ribellarsi al sistema,
infatti c'è una critica anche verso la censura,
insomma svecchiare il tutto.

E dentro questo contesto il regista Domenico Paolella,
Artigiano del Cinema,si muove con garbo e a suo
agio.

Un altra scena esilarante e quando in Tv trasmettono
il corpo umano,e allora si inserisce Paolino con scene
con donne un pò spogliate,e uno spettatore della Tv
dice:"Ricordami di pagare l'abbonamento!",
ma anche questo ha del precursore perché
adesso la Tv e tutto tette e culi e si è volgarizzata
proprio appunto per te Tv private "Berlusconiane".

Nel Cast figurano anche:

Antonio Acqua-Tullio Altamura-Luciano Bonanni-
Arturo Bragaglia-Nuccia Cardinali-Giacomo Furia-
José Jaspe-Mara Lombardo-Renato Malavasi-
Lilly Mantovani-Tiberio Murgia-Ave Ninchi-
Nana Noschese-Eduardo Passarelli-Mimmo Poli-
Bruno Scipioni e Enrico Viarisio.

Invece in sceneggiatura figura Sergio Sollima,
futuro regista.

In conclusione un Film che trasmette
simpatia,per com'è realizzato,
con una trama risicata e puntando
sui cantanti e Attori soprattutto
per la verve di Paolo Panelli,
che fa da mattatore e inventore,
e riesce a essere precursore per come
la Tv sarebbe diventata,
andando poi in un finale prevedibile,
come poi finivano tutti questi filmetti
dell'epoca.

Il mio voto: 6.

 
 
 

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