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Le vent de la nuit

Regia di Philippe Garrel vedi scheda film

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La recensione su Le vent de la nuit

di AtTheActionPark
8 stelle

Paul (Xavier Beauvois) è un giovane studente d'arte che frequenta la matura Hélène (Chaterine Deneuve). La donna, ancora affascinante ma avanti con gli anni, vive malinconicamente la relazione con il giovane, che sente distante. Paul, nel frattempo, incontra a Napoli Serge, solitario architetto in lutto per la perdita della moglie, e assieme compiono il viaggio di ritorno a Parigi, facendo diverse soste per l'Italia. Il confronto generazionale viene, poco a poco, alla luce. Giunti a Parigi, Paul lascerà Hélène, che si concederà a Serge, il quale però non troverà pace neppure in questo nuovo amore.
Il cinema di Philippe Garrel è un cinema di fallimenti, tanto violenti perché reali. Un universo chiuso, autoreferenziale - nell'accezione più positiva del termine -, in cui, ossessivamente, ritornano gli stessi elementi e le stesse tematiche. La droga, l'incomunicabilità, il viaggio, i rapporti famigliari sono i topoi di una poetica «del tempo», vissuto come perdita.
Ne Le vent de la nuit - film puntualmente oscurato dagli schermi italiani, come la maggior parte della produzione garreliana - il rapporto tra i personaggi non ha esiti: si richiude in se stesso. In uno dei dialoghi-chiave del film, Serge spiega a Hélène che «anche quando facciamo l'amore, siamo completamente soli, soli con noi stessi». Garrel non dà soluzioni - Serge conosce Hélène, che gli ricorda la moglie morta, ma nemmeno questo può bastare -. Come schegge impazzite nel vento, i personaggi de Le vent de la nuit falliscono inesorabilmente. Un vento indifferente come la vita stessa.

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