Regia di Tom Tykwer vedi scheda film
Che questo signor Tykwer soffra di una peculiare forma di schizofrenia pare ormai cosa pacificamente acclarata: alla narrazione sincopata, ipercinetica ed esageratamente rutilante del precedente "Lola corre" fa infatti da curioso contraltare il ritmo catatonico e dilatatissimo dell'opera qui in esame. Agguati silenti e temporalmente infiniti, gesti protratti ad libitum e moviola descrittiva, voice-off pedante e subliminalmente incitante a forme variopinte di suicidio. A confronto Werner Herzog è Jackie Chan, per dire. Il film in effetti è, finale a parte, tutto sbagliato. Scenograficamente pretenzioso, patinatissimo ed inverosimile, si protrae stancamente per (ben) oltre due ore, trovando un non si sa quanto giusto riscatto proprio nella parte conclusiva, in cui il racconto (invero non privo d'interesse) si riappropria d'una dimensione favolistica ed allegorica fino a quel momento inspiegabilmente trascurata. Ridicolo cammeo di Hoffman. E' comunque un ibrido, che avrebbe fatto decisamente miglior figura a durare una sessantina di minuti di meno. Tedeschi che girano thriller in costume... bah.
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