Regia di Renzo Martinelli vedi scheda film
Vista la tematica tendenzialmente scomoda , affrontata con una prospettiva apparentemente "politically scorrect", non mi sorprende che abbia ricevuto votazione così bassa e critiche così aspre. Negli ambienti ' culturali' italiani la mafia radical chic è quella che predomina e stabilisce arrogantemente ciò che è legittimo ed amissibile e ciò che non lo è. Seguendo come metro di giudizio, i loro non valori di pietismo ,xenofilia, islamofilia,masochismo socio-politico. Ovviamente il lavoro di Renzo Martinelli non rispetta questi standard e come tale deve essere incriminato e bollato tendenziosamente. Tornando all' argomento principale,sommandolo fra aspetti positivi e negativi raggiunge la piena sufficienza. Ciò che non funziona del film sono alcune scene poco realistiche in cui l' unità anti terrorismo pare comportarsi illegalmente secondo le procedure di polizia,neanche fosse il Sismi o la cia. Gli attori secondari recitano male, sembrano estrapolati da qualche fiction; in proposito anche scenografia e fotografia sembrano provenire dallo stesso contesto lavorativo. Non sono d' accordo con la citazione sul crollo delle torri gemelle, in quanto è stato dimostrato che le responsabilità principali non spettano alla sopravvalutata al qaeda, ma al governo degli stati uniti ed alle società finanziarie che hanno interessi in medio oriente. Finale affrettato e irrosolutivo. Gli aspetti positivi sono i contenuti di denuncia nei confronti di quella parte della società nichilista ed indolente che trascura, minimizza, nega i pericoli che possono derivare dall' esistenza di queste sette religiose guidate dal delirio. Non annoia anche se in alcuni casi rallenta il ritmo, ed i protagonisti interpretano bene i loro ruoli. Da apprezzare il coraggio da parte di chi l' ha prodotto.
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