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L'albero della vita

Regia di Darren Aronofsky vedi scheda film

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La recensione su L'albero della vita

di bradipo68
2 stelle

Con tutta la buona volontà mi sfugge il motivo della benevolenza che accompagna questo film:ho provato a metabolizzarlo,l'ho lasciato sedimentare,decantare come si fa con il buon vino ma la mia percezione non è affatto cambiata,anzi se possibile più ci penso e più aumenta la sensazione che un opera come questa oltre che essere del tutto sbagliata sia decisamente un fallimento.E'un film macchinoso con una fastidiosissima patina new age che offusca tutto e che fondamentalmente ha poco da dire nonostante il tema trattato.Il tema centrale è quello della ricerca dell'immortalita'e soprattutto della conservazione della persona che si ama,mentre risulta pretestuoso il continuo cambiare di epoca ,pur essendo comprensibilissima la diversità delle tre storie.Nel Medioevo ci aggiriamo in lande oscure e fangose,nel presente c'è un viavai tra laboratorio e camera da letto,mentre nel futuro si è sospesi in una specie di bolla.Sono diversi anche i tre registri narrativi ma nessuna delle tre storie è in grado di coinvolgere o emozionare.Nell'episodio ambientato nel presente c'è un affannosa ricerca di un anima melodrammatica ma non ci si riesce a commuovere,si è troppo distanti ,poco coinvolti.A mio parere è sbagliata anche al scelta degli attori:Hugh Jackman pur senza artigli è troppo macho per un ruolo del genere e sinceramente nella parte ambientata nel futuro con la pelata da buddista non fa una bella figura(e si vede che Aronofsky non ha mai visto la televisione italiana e ignori l'esistenza di un personaggio simile nel vecchio repertorio di Crozza su mai dire tv,quando si vede svolazzare il monaco la mia mente è andata subito a Crozza e non è un bene nel film),la Weisz(ricordiamolo moglie del regista,scritturata in extremis)risulta un po'troppo anonima per coinvolgere emotivamente lo spettatore.La giustificazione c'è:il progetto ha avuto una gestazione troppo lunga per non avere ripercussioni sul risultato e gli attori scritturati sono stati seconde/terze scelte.Poi per favore non scomodiamo la fantascienza adulta di Kubrick o di Tarkovskij ,qui non c'è nulla di tutto questo,c'è solo un delirio autoriale onanistico con un tema troppo grande per essere trattato in un filmetto come questo...

Su Alexander Bisping

particina

Su Sean Patrick Thomas

ingiudicabile

Su Ellen Burstyn

anche lei poco più di una comparsata

Su Rachel Weisz

troppo anonima e incolore per essere ricordata

Su Hugh Jackman

troppo macho per la parte....

Su Darren Aronofsky

regista di talento ma che qui cede a deliri onanistici

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