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INLAND EMPIRE

Regia di David Lynch vedi scheda film

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FrankSilva

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La recensione su INLAND EMPIRE

di FrankSilva
8 stelle

Il cinema di David Lynch è un cinema di texture, oleose, quasi da toccare, palpare ed annusare, questo è accentuato dalla felice scoperta del video digitale, un formato che riduce in modo significativo i costi di produzione e che regala all'immagine angoscia,frammentazione e toglie lucidità alla situazione d'insieme, gli ambienti oscuri e i fisici contorti nell'azione, la stessa carne contorta dei dipinti di Francis Bacon, che ha lasciato un segno così profondo nella produzione artistica del regista.
Partiamo con ordine, perlomeno cerchiamo di stabilirne un poco
,cerchiamo di esaminare la storia e su come Lynch installerà disgiunzioni nel cuore della narrazione. L'intera vicenda è ambientata in luoghi oscuri, corridoi,fabbriche,quinte di un teatro, ovviamente in interni,nel senso più intimo e totale del termine,nell'interno della mente umana con una visione a 360'.Inland Empire utilizza schemi già apprezzati in Mulholland Drive, cioè rappresentazioni di simboli cruciali nella storia a partire dal primo quarto d'ora, soprattutto - un paio di dettagli narrativi che contribuiranno a farci penetrare rapidamente nella logica simbolico-narrativa. Prima scena in bianco e nero: un uomo e una donna, le cui teste sono oscurate, i dialoghi sono in lingua polacca, entrano in una camera d'albergo, la donna si siede sul divano, si intuisce velocemente che si tratta di una prostituta con cliente. Seconda scena, colore: una giovane donna, probabilmente la stessa di prima (Karolina Gruszka), seduta sul letto di una stanza d'albergo, piange, mentre guarda la TV che alterna immagini del film (Inland Empire) e di una sitcom dello stesso regista (Rabbits) . Lynch ha già messo in atto il suo schema e ci ha già presentato: una scena in bianco e nero che appartiene alla memoria (ciò che vediamo è probabilmente l'adulterio) e una scena in cui il colore appartiene al presente, il reale ( una donna triste che sembra cercare qualcosa attraverso uno schermo televisivo). Quando la storia inizia coinvolgendo Nikki Grace e la sua ''simpatica'' vicina di casa, siamo in televisione, in una serie di finzioni vortiginosamente impazzite, la storia inizierà ad assumere una struttura a più strati.All'interno di questi strati saranno quindi intrecciate una serie di variazioni intorno all' adulterio e la storia sarà inscenata intorno le riprese di un film di Hollywood. Qui, notiamo quattro sottotrame. 1: l'attrice Nikki Grace è impegnata al nuovo film diretta da Kingsley Stewart (Jeremy Irons), ha la tentazione di flirtare con il suo partner Devon (Justin Theroux), creando scompiglio e preoccupazione nella troup e in suo marito (molto geloso). 2: Sue, il personaggio interpretato da Nikki, tradisce il marito con Billy, il personaggio interpretato da Devon, anche se sposato con due figli, questo le causerà confusione tra il suo ruolo e la propria reale personalità, spingendo Doris (Julia Ormond), moglie di Billy/Devon, a prendere un cacciavite per vendicarsi di Sue. 3: una fusione di Nikki/Sue racconta ad un detective le sofferenze infertegli dal suo precedente, violento marito (Peter J. Lucas), il tradimento, il bambino, la morte di quest'ultimo e le difficoltà che ne seguirono. 4: La ragazza polacca spettatrice, con i capelli castani (Karolina Gruszka) prende atto delle tre varianti di adulterio attraverso la TV. La quarta storia è il livello zero della narrazione, l'origine di tutto, la vera protagonista reale. Tutto ciò che riguarda le tre entità interpretate da Laura Dern si trovano al di là del reale, come in molti lavori Lynch,va data una lettura psicoanalitica, che collega i modelli e gli elementi da decodificare all'interno dello scenario. Il film può essere, diciamo così, letto come fuga psicogena di chi ha commesso adulterio, probabilmente seguendo il consiglio del gruppo di prostitute ( il significato dei loro dialoghi sulla pratica del sesso a pagamento). L'adulterio qui diventa uno stato d'animo che sotto l'apparenza di eccitazione sessuale e l'avidità, devia gradualmente verso la prostituzione. Ben recitato, chiaramente Laura Dern sugli scudi, il suo viso diventa uno strumento nelle mani di Lynch che riesce a deformarlo come una maschera cangiante. Ottima prova per Grace Zabriskie (signora Palmer), nei panni di una vicina, utilizzata come figura inquietante e premonitrice.

 

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