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Holocaust 2000

Regia di Alberto De Martino vedi scheda film

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La recensione su Holocaust 2000

di zombi
8 stelle

uno dei classici della mia infanzia. credo che il dvd number one sia una copia infida direttamente dalla versione televisiva forse tagliata dei momenti più crudi. servirebbe una nuova versione più degna. però questo cult del demoniaco italico si difende ancora molto bene direi. storia lineare, senza troppo fronzoli, che va al dritto senza perdere troppo tempo. non faccio testo per carità, lo vedo da quando ho l'età della ragione, difficilmente qualcosa dubbio rimane irrisolto o non detto, ma il film era fatto per essere venduto in ogni ddove. l'orrore dell'olocausto nucleare è un ever green e anche oggi potrebbe essere sicuramente un buon soggetto. il sessantaduenne douglas in trasferta italica, lotta con tutte le proprie forze per costruire un'enorme centrale termoelettrica per emancipare i paesi del terzo mondo da tutte le piaghe che li sfiancano, senza naturalmente specificare quanto questo servizio altruistico verrà loro costare. douglas interpreta lo yankee che si fa da solo, sposando una ricca ereditiera e trasformando l'azienda del suocero, in una multinazionale potentissima. quando però, tutti coloro che si dicono contrare alla costruzione di quell'immane bomba ecologica, cominciano a morire in modi sempre cruenti, douglas comincia a volerci vedere dentro meglio. conosce la belli, conosce un prete e il professore del figlio che prima si dice positivo, salvo poi sparire  e farsi risentire solo per negare il proprio appoggio all'operazione. è proprio in questo momento che il figlio, da spettatore defilato, diventa sempre più importante e invadente-invasivo nel progetto del padre. se il plot è un pò ingenuotto, ragazzi però abbiamo un parterre d'attori che vale tutto ciò che può valere: douglas, la bellezza della belli. la belli che concede casti nudi e douglas che corre nudo in una lunga sequenza onirica. romolo valli, anthony quayle, adolfo celi e massimo foschi in quegli anni impegnato in un cannibalico deodatiano and of course simon ward. in un'atmosfera magari ingenuotta, ma cavoli, avercene oggi.

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