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Highlander. L'ultimo immortale

Regia di Russell Mulcahy vedi scheda film

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La recensione su Highlander. L'ultimo immortale

di Stuntman Miglio
8 stelle

Leggendaria pellicola anni '80 e unica vera grande prova nei curriculum cinamatografici di Russel Mulcahy e Christopher Lambert. Merito di una grande idea di Gregory Widen e di una storia dal respiro epico che attraversa varie epoche per culminare nello scontro finale ambientato ai giorni nostri. Connor MacLeod è nato nelle highlands nel 1500 e non può morire ; additato dai propri compagni come posseduto e bandito dal villaggio natio, attraversa quasi 500 anni di storia battendosi con altri immortali come lui alla ricerca della ricompensa finale spettante all' ultimo sopravvissuto della loro specie. Un film di duelli all' arma bianca (splendido quello iniziale nel parcheggio del Madison Square Garden), di vendetta e passione, un film mistico e magico nei vari concetti di adunanza, reminiscenza e ricompensa ma anche una storia d' amore e d' amicizia che valica i confini del tempo come nel caso dei rapporti con Heather (il primo vero amore di Macleod) e Ramirez (un superbo Sean Connery nei panni del mentore del protagonista). Intenso, affascinante, romantico e con sequenze d' azione memorabili. Gli interpreti sono tutti azzeccati compreso il viscido e cattivissimo villain interpretato da un poi dimenticato Clancy Brown. Mulcahy dirige dosando alla perfezione ritmo, tensione e dramma nell' alternarsi dei vari contesti storici. Buon montaggio, buona fotografia, magnifiche ambientazioni (soprattutto quelle scozzesi) ed una colonna sonora tra le più celebri della storia del cinema. Chi non conosce o non ha mai sentito la struggente "Who wants to live forever" dei Queen ? Devo però confessare che la mia preferita rimarrà sempre "Princes of the universe". Faranno seguito tre sequel ufficiali ed una lunghissima serie televisiva con Adrian Paul ma come dice Connor : "Ne resterà soltanto uno!" ... e nella mente dello spettatore, è scontato quale sia il prescelto.

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