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Hannah e le sue sorelle

Regia di Woody Allen vedi scheda film

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La recensione su Hannah e le sue sorelle

di teaestefano
10 stelle

Penso si possa annoverare tra i capolavori di Allen, del suo decennio d'oro (gli anni 80): il regista segue i diversi filoni narrativi con disinvoltura senza fare mai sentire la frattura dello stacco e rappresenta con straordinaria efficacia la vita reale, specie la vita di coppia. A proposito, ci sono i caratteristici ingredienti che lo distinguono da tutti gli altri: la coppia coi suoi battibecchi, le sue crisi e ritorni in carreggiata; i party in piedi col bicchiere in mano; riflessioni filosofiche; i fratelli Marx; l'inconfondibile Manhattan; le sue paranoie quotidiane... Nessuno come Woody Allen è bravo a mostrare l'uomo moderno in balia delle passioni come una banderuola al vento, contro le quali non mette su che una debole e poco convinta resistenza. Come Michael Caine, che si fa travolgere dalla passione adulterina per la cognata, salvo poi, dopo delusioni e sofferenze, scoprire che era un fuoco di paglia e che non doveva tradire sua moglie. E poi mostra impietosamente i mille modi che abbiamo di ingannare noi stessi e gli altri, di nascondere i nostri veri desideri e le vere motivazioni delle nostre azioni. Il tema dell'uomo sposato che si prende una sbandata per un'altra donna è un tema presente praticamente in tutti i film del regista newyorkese. Se da una parte egli constata l'incapacità dell'uomo moderno alla fedeltà e alla stabilità, lo fa con amarezza e non cessa mai di anelare a queste virtù, che in qualche modo devono essere pur raggiungibili. Qui dirige un stuolo di bravissimi attori (e attrici), e fa vedere che se chiama qualche divo (Caine, Sydow) non è solo per schiaffare il loro nome in cartellone, ma per farli recitare come si deve e sfruttare a dovere le loro doti interpretative. Un film profondo e leggero, sincero e ironico allo stesso tempo, di un ateo che non cessa di anelare a Dio e alla fede. Bellissime le musiche.

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