Regia di William Friedkin vedi scheda film
Il cospirazionismo, come iperbole parossistica del pensiero che traduce il quotidiano Nulla in Tutto e la totalità oggettiva in niente, nella prospettiva dell’evoluzione tecnologica che aliena l’individuo privandolo di un contesto sociale concreto, illude l’individui - che fatica a commutare le dissociazioni interiori in un’identità organica e politica - restituendogli un senso ed una fatua centralità. Di Cronenberg c’è pochino, ma Burroughs è citato a d’uopo. Friedkin è più vigoroso che stilisticamente soddisfacente, ma può bastare. Ottima la febbricitante Ashley Judd.
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