Regia di Alberto Cavalcanti, Charles Crichton, Basil Dearden, Robert Hamer vedi scheda film
Quattro episodi tenuti insieme da una cornice, con la tematica del sogno e dell'inconscio, con chiari riferimenti alla psicoanalisi freudiana. Non tutti gli episodi sono dello stesso livello né tutti i registi coinvolti sono in grado di tenere desta l'attenzione dello spettatore, ma Lo specchio incantato e, soprattutto, Il pupazzo del ventriloquo sono di un paio di spanne superiori agli altri. Quest'ultimo, in particolare, si distingue per sagacia narrativa, ma anche per l'ottima interpretazione di Michael Redgrave, capace di dare corpo, volto, anima e voce (almeno nell'originale) al protagonista di un caso da manuale di schizofrenia e sdoppiamento della personalità. Il finale di quest'episodio, diretto dal regista brasiliano giramondo Alberto Cavalcanti (coordinatore dell'intero progetto) e seguito dal finale della cornice che dà al film la su struttura circolare, è di quelli che non si dimenticano.
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