Regia di John Hillcoat vedi scheda film
Lo sconfinato nichilismo dei western moderni è riuscito a soppiantare qualunque altra caratteristica un tempo appartenente a quel genere d’oltreoceano divuto sinonimo di epicità. Gli scenari desertici parlano ora come non mai, manifestando un’aria di abbandono che stringe il cuore. Per certi film viene proprio da chiedersi se è ancora possibile parlare di western. Qui sì, indubbiamente. Siamo dall’altro capo del mondo, in Australia, terra cinematograficamente sottovalutata da sempre i cui paesaggi hanno spesso fatto da fondale alle avventure dei cowboy. La proposta raduna una schiera uomini, tutti lestofanti della peggior specie, che parlano e si muovono come consapevoli brandelli di un sogno irrealizzato; con loro Hillcoat firma un requiem epocale in cui sconforto e senso d’ingiustizia raggiungono livelli memorabili, raramente visti in precedenza, che fanno del film un’imprescindibile opera del western contemporaneo. Gli attori danno corpo all’atmosfera aderendo fisicamente nei rispettivi ruoli: immedesimazione che sfiora la perfezione. Un giorno Nick Cave dovrà decidersi a dirigere qualcosa.
appassionante, ben gestita da un regista che meriterebbe più considerazione.
composto e consapevole delle proprie forze, non arretra mai. Molto bravo.
buona prova
immenso
molto brava
bene anche lui
ottimo
se la cava alla grande
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