La recensione su Grissom Gang. Niente orchidee per Miss Blandish

di emmepi8

8 stelle

Aldrich produce e dirige e quindi tiene in mano, come spesso ha fatto, tutta l'operazione. Una scelta di tematica anche in voga in quegli anni, e cioè quello della depressione, con un tono anche leggero, almeno inizialmente che smorza le tonalità che avrebbero portato al dramma anche da toni forti. Tutto questo è necessario al regista per prendere in considerazione la società del tempo, metterla alla berlina con un senso morale del caso ed agganciarlo ai tempi in cui il film è stato girato e cioè in pieno periodo di contestazione. La prima parte ha un tono quasi di parodia, per poi nello scorrere del film passare ad un'atmosfera più intensa e quasi sentimentale, e quindi passare dall'ironia al sentimento, con un finale che riassume il tutto in maniera discreta e moralisticamente adeguata. Il film è tratto da un romanzo di James Adley Chase, autore molto prolifico e sfruttato al cinema. La sceneggiatura ha lavorato molto sullo studio della società e le debolezze che la attorniavano in quel momento storico, in particolare il distacco fra ricchi e poveri e quindi alta società e malavita, una descrizione efficace in modo particolare acutizza le caratteristiche di una società prepotente ed irriguardosa per il prossimo, avendo dalla sua solo il punto di vista del benessere, quindi basilari e significativi i due personaggi principali che esemplificano il pensiero del regista ed è anche il pernio della soluzione che rimarrà astratta. Un neo non certo piccolo sta nel fatto della scelta della protagonista, che sia fisicamente che come interprete non risulta all'altezza, cosa già evidenziata anche nel film Il Grinta e Fragole e Sangue.