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Marie Antoinette

Regia di Sofia Coppola vedi scheda film

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La recensione su Marie Antoinette

di Makp
6 stelle

Luci e ombre sul biopic di Sofia Coppola. Era un film che mi mancava, messo da parte per mesi. L'altra sera mi sono ricavato un paio d'ore ed eccomi qua... I film biografici non sono film storici. Tanto più Marie-Antoinette. La Coppola si concentra sull'adolescenza e la formazione anomala della delfina più famosa di Francia. Promessa sposa a quattordici anni, dall'Austria si trasferisce nella favolosa reggia di Versailles. La prima parte tratta del suo faticoso ma tutto sommato felice inserimento tra gli stravaganti costumi di corte. La seconda, più schematica, è una sorta di carrellata che accompagna la protagonista e lo spettatore fino allo scoppio della rivoluzione. Sono circa vent'anni di vita della protagonista: le difficoltà di ambientamento, la distanza dalle origini, i blocchi sessuali del consorte e le conseguenti tensioni politico-familiari; i pettegolezzi e le invidie di corte, le amicizie nobili, le feste in maschera e le rappresentazioni di scena; infine le gravidanze, la distanza dal popolo, alcune decisioni politiche e le prime avvisaglie di profonde tensioni sociali oltre i giardini di palazzo... E' davvero tanta carne a fuoco. Sofia Coppola affronta il tutto sorvolandoci sopra, con un'impronta molto pop e moderna, con synth e indie rock accanto a note classiche del tempo. Secondo me il focus sulla teenager-delfina è interessante, anzi davvero intrigante. Però mi sembra che alla regista scappi di mano qualcosa. Non si riesce davvero a mettere a fuoco il carattere della protagonista, tanto meno dei personaggi di contorno, compreso il giovane re. C'è cioè un persistente velo di superficialità, che mi sembra vada ben oltre il tentativo di rendere la frivolezza degli atteggiamenti di palazzo. E la cosa è ancor più evidente nella seconda parte, la meno convincente. Kirsten Dunst comunque merita un certo apprezzamento: veste i panni della giovanissima Maria Antonietta in maniera davvero efficace, con sguardi maliziosi e un portamento regale ma un po' incerto, timidamente sensuale e con un certo brio abbastanza trascinante. Quando il personaggio matura, modifica poco i suoi caratteri e si nota appena l'avanzare degli anni. Questo, secondo me, l'unico limite di una buona interpretazione. Per quanto riguarda invece il cuginetto Schwartzman le impressioni per la sua prova approssimativa sono meno favorevoli. Discorso analogo per Asia Argento. Ultima nota positiva è per i costumi e per la ricostruzione degli ambienti, soprattutto gli interni... In conclusione Marie-Antoinette mi ha lasciato un po' insoddisfatto, soprattutto per le aspettative che nutrivo. E' un film godibile, sotto alcuni punti di vista anche ben consigliabile. Però, personalmente, lo considero il meno convincente dei quattro della stimata regista.

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