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Red Road

Regia di Andrea Arnold vedi scheda film

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La recensione su Red Road

di ethan
7 stelle

Jackie (Kate Dickie) lavora come operatrice di controllo di una società di sorveglianza in un quartiere malfamato di Glasgow, dove ci sono gli appartamenti denominati appunto 'Red Road', e osserva tutti i movimenti che passano davanti alle telecamere con cui è collegata con il mondo esterno, per segnalare alle autorità competenti i comportamenti sospetti. Durante le sue lunghe ore sulla postazione di lavoro, compare improvvisamente una persona che non avrebbe mai voluto rivedere: inizia, in maniera ossessiva a pedinarlo, lo segue ovunque, fino a dove vive, instaurando un contatto con lui, che si chiama Clyde Henderson (Tony Curran), che è da poco uscito di prigione ed ha un terribile peso sulle sue spalle...

'Red Road' è l'esordio nel lungometraggio di finzione di Andrea Arnold, regista inglese già premiata precedentemente con un Oscar per il corto dal vivo 'WASP': il film è un interessante connubio tra il voyeurismo di Alfred Hitchcock - con lampanti  riferimenti a 'La finestra sul cortile' - ed il sadomasochismo presente in molte opere di Brian De Palma, e mette in scena un insano rapporto tra quelle che sono, per motivi diametralmente opposti, due solitudini, due anime ferite da un fatto che si intuisce sia stato di grande gravità, che riguarda il passato di entrambi, sullo sfondo di una Glasgow sordida e spettrale, fatta di quartieri semi-abbandonati e male frequentati, di localacci fetidi e puzzolenti, dove si riversa nelle ore notturne la fauna più pericolosa della città.

Il film mantiene vivo l'interesse e la tensione fino allo svelamento decisivo del fatto che, loro malgrado, lega i destini dell'uomo e della donna, prendendo, fino a quel momento, percorsi impervi e scelte niente affatto prevedibili ma quando si viene a conoscere il motivo che ha spinto la donna a comportarsi in quel modo, la storia di colpo si sgonfia e perde pathos, con l'esposizione di troppe scene che potrebbero essere ipotetici finali.

'Red Road', se sconta tali debolezze, è apprezzabile per la scelta stilistica della cineasta improntata su un crudo realismo, per lo sguardo, niente affatto accomodante, sulla realtà di una grossa città britannica ed infine per lo straordinario lavoro con i due interpreti principali - Kate Dickie e Tony Curran - ideali per rendere sullo schermo i volti, niente affatto glamour, e la parlata, molto slang, dei loro rispettivi personaggi.

Voto: 7 (v.o.s.).

 

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