Regia di Pedro Almodóvar vedi scheda film
Non sono mai stata una grande estimatrice di Almodòvar: pur riconoscendogli un raro talento nel raccontare la realtà femminile, i suoi mondi sono popolati da donne in cui non riesco a immedesimarmi. E credo che in film di emozioni sottili e dirompenti o si riesce ad avvertire l'affabulazione e l'immedesimazione oppure non si riuscirà mai a gridare al capolavoro.
Con Volver non è stato diverso: una bella storia, con delle ottime interpreti, che però non arriva fino allo stomaco, complice anche l'eventuale lieve fastidio nel veder ripetuti stilemi e stili di un certo tipo di cinema italiano che non ha bisogno di emulazioni o omaggi postumi, impresso com'è nella memoria collettiva.
Va però riconosciuta ad Almodòvar e alle sue attrici una straordinaria abilità di farti estraniare completamente anche da ciò che sei, ed ecco là che le menti più razionali accettano senza alcuna difficoltà che ci sia un fantasma in giro per casa di Sole, e non arrivano nemmeno per un attimo a intuire la verità del mistero che le donne si portano dietro, anche quando diventa lampante ed evidente.
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