Regia di Spike Lee vedi scheda film
Tra i tanti misteri sulle esclusioni di bravi artisti da premi come l'oscar(un buon esempio è Jim Carrey, o di recente il Tobey MaGuire di Brothers; per non parlare del fatto che uno dei migliori attori del momento, Edward Norton, non è ancora stato premiato), uno dei più grandi riguarda il regista Spike Lee, che, agli inizi del 2000, ha firmato almeno due film assolutamente magnifici come "La venticinquesima ora", o questo "Inside Man".
Tutto, a partire dalla sceneggiatura a prova di proiettile, la meravigliosa colonna sonora, i tempi narrativi, l'alchimia degli attori, la capacità di "dire altro" anche attraverso un film poliziesco, i perfetti incastri dei "doppi giochi"...tutto, in questo film, è così bilanciato e perfetto da lasciare senza parole e profondamente ammirati da tanta capacità narrativa, da una tale solidità nella regia, che è diventata "merce rarissima" tra i giovani cineasti(a parte forse Nolan).
Cast altrettanto in stato di grazia, a cominciare da un Denzel Washington a suo agio come non era da anni, o il bravissimo Clive Owen(preferite la lingua originale, ha una voce stupenda), che ci accompagna-corpo e voce- in una "rapina morale" come non se n'erano mai viste al cinema prima di adesso.
Davanti a tanta perfezione e squisita armonia di ritmi, contenuti, dialoghi e colpi di scena è sarà davvero difficile che non decidiate di alzarvi dalla sedia...e fare un inchino a Spike Lee. Grandissimo cinema.
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