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Il Caimano

Regia di Nanni Moretti vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il Caimano

di scandoniano
8 stelle

La co-protagonista de “Il caimano”, la giovane regista Teresa (Jasmine Trinca) si lamenta del fatto che nessuno in Italia abbia fatto un film su Berlusconi (“mentre in America sul presidente americano fanno film di ogni genere”). Tale denuncia è un’indiretta invettiva di Nanni Moretti che, nascondendosi dietro la finzione cinematografica, mette in scena il “suo” film su Berlusconi. Nanni Moretti, il regista, fa parlare una regista con le sue parole. Intanto Bruno (Silvio Orlando), alla ricerca di un’idea vincente per la sua carriera di autore (il suo imminente film su Cristoforo Colombo non lo attira granché – a partire dal titolo), legge la sceneggiatura di Teresa e cerca attori e soprattutto produttori per realizzare l’idea. Ma il potere e la maledizione berlusconiana li perseguita e né l’affermato Marco Pulici (Michele Placido), né altri sembrano voler rischiare la pelle. Quando Bruno insegue un grande veliero che viaggia verso il porto, le cose diventano più chiare…
Nanni Moretti torna sullo schermo col solito triplo ruolo di produttore, regista ed attore. Ma stavolta lascia il ruolo di protagonista all’esperto Orlando (bravissimo) e al feticcio Trinca (a proprio agio), coadiuvati da una convincente Margherita Buy (in uno dei suoi rari ruoli non nevrotici): e la recitazione ne giova, altrochè! L’intrecciarsi del doppio livello, cinematografico e metacinematografico non è l’unico punto a favore de “Il caimano”; l’umorismo al vetriolo di alcune battute, il sottile sarcasmo di alcune scene, tutto ha un plusvalore che alla fine rende il film uno dei più riusciti del regista girotondino.
Il film si avvale, inoltre, di camei eccellenti ed insoliti: Mazzacurati, Virzì, Montaldo, Sorrentino, Garrone: tutti registi che in un film di Moretti, su Berlusconi, credo abbiano pagato per esserci. C’è l’omaggio a Miyazaki e, al contempo, lo scherno ai film da cassetta (che ricordano tanto il rammarico del protagonista di “Aprile” per essersi andato a vedere “Strange Days”). Un Moretti completo e dunque consigliabile!

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