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Il mio miglior nemico

Regia di Carlo Verdone vedi scheda film

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Paul Hackett

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La recensione su Il mio miglior nemico

di Paul Hackett
2 stelle

Il giovane ed incasinato Orfeo decide di vendicare il licenziamento della madre, cameriera d'albergo con grossi problemi psichiatrici, rovinando l'esistenza del direttore Achille De Bellis, senza sapere che è il padre della ragazza della quale è innamorato... seguono prevedibili casini. Sconsolante, davvero sconsolante... "Il mio miglior nemico" è probabilmente il peggior film di Carlo Verdone regista e sicuramente uno dei più brutti in assoluto del cinema italiano degli ultimi anni. Il regista/attore romano, forse nel tentativo di catturare un pubblico più giovane del suo consueto target, si lascia irretire dall'idea di fare da spalla comica all'idolo adolescenziale del periodo (fortunatamente la moda sembrerebbe già morta e sepolta), l'insopportabile fratello d'arte (arte si fa per dire) Silvio Muccino che, promosso anche al ruolo di co-sceneggiatore, ci ammanisce un'avvilente operina che parrebbe iniziare come una commedia al vetriolo (che non fa mai ridere), per poi trasformarsi in un patetico melodramma tardo-adolescenziale e infine in un risibile aborto di road-movie (peraltro scritto con i piedi: immaginate un tizio che cerca una persona in una megalopoli come Istanbul avendo come unico riferimento il nome di una caffetteria... lasciamo perdere). Verdone scompare letteralmente dalla scena, eclissato dall'immenso ego del suo giovane sodale (le cui farneticazioni come io narrante della vicenda sono probabilmente la cosa più divertente di tutto il film) e rinuncia del tutto al suo mestiere di far ridere. Pessimo come sempre Muccino, con una recitazione che passa senza soluzione di continuità dal piagnisteo alla sfuriata sopra le righe, fino all'ilarità del tutto immotivata: come al solito, poi, non si capisce un accidenti quando parla (ma, considerato il livello generale dei dialoghi del film, la cosa è anche positiva). Imbarazzante infine la quantità di prodotti pubblicizzati surretiziamente (siamo ai livelli dell'acqua Pejo in ogni inquadratura nei poliziotteschi anni '70)... nell'ordine ho osservato: 1) marchio di telefonia mobile perennemente in bella evidenza, con profluvio di primi piani a telefoni cellulari; 2) gruppo automobilistico tedesco pluricitato nel film e che ha fornito almeno 5 autovetture utilizzate dai protagonisti (per non parlare di quelle parcheggiate o che passavano "casualmente"); 3) marchio di acqua minerale sempre in primo piano (lo stesso che sponsorizza la squadra di calcio del produttore della pellicola... guarda un po' il caso, a volte...); 4) marchio di nota birra italiana che campeggia indisturbato per diversi minuti in ogni angolo dell'inquadratura: 5) varie ed eventuali. Una stella, ma solo perché non è possibile darne zero... voto pessimo.

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