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Notte prima degli esami

Regia di Fausto Brizzi vedi scheda film

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Viola96

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La recensione su Notte prima degli esami

di Viola96
7 stelle

Chiunque si chieda perché il cinema italiano viene invaso da commedie/trash spacciate per romantiche, con protagonista quasi sempre Nicolas Vaporidis, deve partire per forza da Notte prima degli esami. Eppure, questo film di Fausto Brizzi non è un brutto film, anzi. Bisogna senza dubbio cominciare col dire cosa il film non è: Non è un capolavoro, su questo non ci piove; Non è una commedia romantica; Non è un film che potremmo annoverare tra i classici da commedia all’italiano. Detto quello che non è, è giunto il momento di dire cosa è: Notte prima degli esami è un nostalgico lungometraggio che ci trasporta nelle inquietudine dei nostri adolescenti(neanche tanto più, eh) sulle note di Venditti. L’ambientazione negli Anni 80’ contribuisce molto all’atmosfera da piccolo sogno della storia, che riesce a sciogliersi dopo un inizio che sembra destinare il film al trash e si rimette in gioco cercando una nuova strada e nuove chiavi di lettura. Probabilmente un film “di ragazzi per ragazzi”, ma che riesce comunque a prendersi in giro facendo divertire nei limiti concessi coloro che ascoltano e che si identificano nei personaggi ritratti. Luca si è innamorato di Claudia e deve affrontare la maturità. La sua vita e quella dei suoi compagni viene messa a dura prova dalla quantità di eventi che si verificano nel lasso di tempo tra la fine della scuola e l’inizio degli esami. Snobbato senza un motivo preciso dalla critica, Notte prima degli esami può risultare indigesto ai molti che lo guardano cercando di intravederci molteplici e graditi sprazzi di cinema importante. Invece, la commediola risulta piacevole a chi, come me ai tempi, cerca un film per rilassarsi e per lasciarsi andare. E se non è il mondo dei teenagers ad essere messo alla prova sarà sicuramente quello degli adulti, che si lasciano andare a grande stupore davanti alla mediocrità della propria vita. Ma attenzione, Brizzi è un regista che si affida spesso alle tematiche della lotta amorosa e qui riserva anche un ruolo importante alle donne: dall’amica stretta che si innamora del protagonista, alla femme fatale che rischia di compromettere l’esame. Ma ricordiamoci, questo è un film “di ragazzi per ragazzi”, quindi non si tratta di cinema 2.0, di cinema che guarda al di là. Le buone impressioni nel film si hanno velocemente e quel finale, che a molti potrà sembrare banale e ridanciano, in realtà è l’unico possibile ed ormai è diventato celebre non per la sua diciamo così “poesia metropolitana”, ma bensì perché riesce a conferire all’intera opera una certa neutralità che non contrassegnerà più l’operato di Brizzi, da questo film al dittico sulla guerra tra sessi. Probabilmente, in molti l’avranno capito, questo è un piccolo amore adolescenziale, uno di quei piaceri proibiti che vengono gustati di nascosto, ogni tanto, per poter ritornare a creare un universo che altrimenti risulterebbe vuoto e privo di tante cose. E’ un film leggero che ti permette anche di apprezzare di più il cinema impegnato, il cinema importante. Perché Notte prima degli esami non è un film per tutti: Solo chi ha voglia di spegnere il cervello per un’ora e mezza e abbandonarsi nelle avventure di qualche ragazzetto annoiato può vederlo. Chiunque altro lo faccia, lo articolerà come “stronzata di ragazzi per ragazzi”. E non se lo merita certo.

Sulla colonna sonora

Risuona armonioso Venditti.

Su Fausto Brizzi

Non male.

Su Giorgio Faletti

Discreto.

Su Cristiana Capotondi

Così così.

Su Sarah Maestri

Non male.

Su Nicolas Vaporidis

Se la cava.

Su Elena Bouryka

C'è e non c'è.

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