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Un bianco vestito per Marialé

Regia di Romano Scavolini vedi scheda film

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La recensione su Un bianco vestito per Marialé

di mm40
2 stelle

Thriller di inizio anni Settanta, tutto molto preventivabile per il cinema nostrano, invaso da simili prodotti e prodottini licenziati frettolosamente sulla falsariga delle atmosfere tese e sanguinolente dei primi successi di Dario Argento e dei colleghi minori (Lenzi, Martino). Un bianco vestito per Marialè a dire il vero non è affatto un lavoro di serie Z, appare anzi piuttosto curato e gli interpreti - sebbene manchino nomi di forte richiamo - non deludono: Luigi Pistilli, Ida Galli/Evelyn Stewart, Ivan Rassimov, Gianni Dei, Pilar Velazquez; Romano Scavolini - fratello dello sceneggiatore Sauro - è alle prime armi ma se la cava dignitosamente, occupandosi peraltro anche della fotografia. La sceneggiatura firmata da Remigio Del Grosso e Giuseppe Mangione è invece il punto probabilmente più dolente dell'intera opera: si tratta infatti di una storia disequilibrata che vede un brevissimo prologo seguito da un'ora in cui non succede pressochè nulla di rilevante, per fare quindi spazio alla rocambolesca (horror, azione, tensione ai massimi livelli) mezzora finale. Nel complesso - nonostante la poca originalità della materia - il film è comunque piacevole, ma soffre inevitabilmente di questa scrittura discontinua; apprezzabili anche le musiche di Bruno Nicolai e Fiorenzo Carpi. 3/10.

Sulla trama

Marialè ha assistito da bambina all'omicidio del padre. Cresciuta, è una donna mentalmente instabile che il marito segrega in casa; una sera però Marialè riesce a chiamare al telefono alcuni amici e a invitarli a cena. La cena ben presto si trasformerà in una strage.

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