Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Ho paura di pensare a MUNICH, non credo di avere abbastanza fede per rivederlo. Spielberg è stato più bravo di me e ha trovato le parole per offrire qualcosa che temete e non avete il coraggio di guardare, qualsiasi sia la bandiera a cui apparteniate.
MUNICH è antispettacolo, è una preghiera, l'appello a Dio che un uomo ha voluto fare a nome di tutti per sperare, per non vedere, non ascoltare, non nominare più gli eventi che lo hanno spinto a questo gesto. E' il film del passato, il finale del presente, l'anticipazione del futuro, il volto di un mondo che vuole vendetta e quando la ottiene è solo all'inizio della spirale di violenza che persegue...e non smette mai.. mai.
Non c'è giusto o sbagliato, non più. I protagonisti sono le mani della Morte giunti a punire colpevoli che non conoscono solo per ubbidire alla volontà della propria nazione, persone che diventano automi per idealismo e si risvegliano senza più umanità addosso, armi di un gioco più grande di loro che non rispetta la vita, ma la neutralizza per i propri fini.
E' il capolavoro di Spielberg, un messaggio scritto con il sangue e le bombe che un ebreo ha rivolto a Israele per non dimenticare che la vittima si può trasformare in carnefice, che ha ampliato a tutti quanti noi per cercare la verità che emerge da quei morti che non possono più parlare o dagli innocenti che continueremo a sacrificare: la pace non esiste e la violenza genera violenza e violenza ancora.
Si può accusare Spielberg di aver esaltato o manipolato la realtà? No, si è semplicemente accontentato di demolire l'umanità e togliere la maschera a quello che è rimasto delle nostre speranze; ha scelto la tragedia per raccontarci e non ha sbagliato perchè come in ogni atto finale che si rispetti qualcuno ha perso: siamo noi a uscire sconfitti; lo Spielberg sognatore non esiste più, ci ha svuotati di quello che avevamo, ma forse invocando Dio non ha smesso di sperare, di pregare per tutti noi.
Non so se pensarlo o meno.
Il FINALE DI PARTITA di inizio millennio.
Breve ruolo, dipinto dall'attore al massimo delle possibilità minimaliste.
Strano vederlo qui. Credibile al 100x100.
Magnetico, avrebbe meritato almeno una nomination
Bravo, si prepara allo spessore drammatico del futuro Bond. O almeno così me lo immagino.
La sua miglior prova.
Al suo massimo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta