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I diavoli

Regia di Ken Russell vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su I diavoli

di sasso67
8 stelle

I diavoli non esistono. E meglio di tutti lo sanno proprio gli uomini di chiesa, salvo che siano dei veri e propri invasati come padre Barré, ingaggiato da uno scagnozzo del cardinale Richelieu per incastrare il prete Grandier, per mezzo delle misere suore di Loudoun, nel Poitou francese. La perversa commistione fra religione e politica non la dobbiamo a Buttiglione e al cardinale Ruini, ma è nata insieme alla religione e insieme alla politica. È così anche nel caso di Loudoun, ai tempi delle guerre di religione cittadella fortificata da sacrificare alla ragion politica del Richelieu, nonostante la solenne promessa di autonomia fatta ai cittadini dal re in persona. Baluardo della libertà di Loudoun è soltanto il prete bello Urbain Grandier, devoto ma lussurioso. A questo punto debole si appigliano i nemici della cittadina, per confessare alle orsoline del locale convento che il prete le avrebbe spinte ad adorare il diavolo che si è impossessato di loro. Tutti sanno che si tratta di una montatura, ma tutti fanno orecchi da mercante, dai beghini del posto ai mariti traditi, perché serve liberarsi di quel prete scomodo, tanto che alla fine l'unico a manifestare un briciolo di umanità è proprio il boia. "I diavoli" è un film bello e intelligente, tipicamente anni settanta, influenzato dal teatro crudele dei vari Peter Brook, Carmelo Bene e Luca Ronconi, bene interpretato, non soltanto dai blasonati Oliver Reed e Vanessa Redgrave, ma anche dal mellifluo Dudley Sutton, da Michael Gothard, pazzoide con la faccia incorniciata da occhialetti alla John Lennon, e contornato da altre facce interessanti come quella di Murray Melvin, che non a caso Kubrick volle quattro anni più tardi per la parte del reverendo Runt in "Barry Lyndon", e perfino dal musino sfuggente di Brian Murphy, il George della mitica serie telelvisiva inglese George e Mildred. "I diavoli" è una delle perle più belle del cinema degli anni settanta e della collana di cui può vantarsi quel geniaccio visionario di Ken Russell.

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