Regia di Luigi Comencini vedi scheda film
Una ragazza si divide fra due amanti, fingendo una falsa identità per ciascuno e convincendo ciascuno di essere l'unico per lei. Ma l'inghippo viene presto allo scoperto, cosa che non la fermerà comunque dai suoi propositi.
Tratto dall'omonima commedia di Diego Fabbri con un soggetto di Luigi Comencini e Marcello Fondato e una sceneggiatura di quest'ultimo solo, La bugiarda è una commedia interessante nei presupposti (raccontare un'effettiva parità dei sessi nella storia di una ragazza con molteplici amanti e una fantasia sfrenata per poterli tenere tutti al loro posto), ma a conti fatti leggerina e di scarso approfondimento. Non una "commedia all'italiana", per intenderci, il che può anche essere positivo in un'epoca nella quale il cinema nostrano si focalizzava su personaggi brutti e bruti, pieni di difetti e vanagloriosi, incapaci e pieni di sè; la protagonista di questa pellicola parrebbe in scia con essi, ma i toni della vicenda rimangono perennemente lievi, lontani da qualsiasi spirito di denuncia o di semplice ritratto al vetriolo. In tutto ciò però assistiamo alla conferma della Spaak, appena ventenne e già vista in ruoli sostanziosi per Salce, Risi, Vancini e altri, perfettamente capace di reggere sulle sue spalle un intero film, d'altronde ben affiancata da Enrico Maria Salerno e Marc Michel. Nel cast sono inoltre presenti Riccardo Cucciolla, Josè Calvo, Manuel Miranda e Janine Reynaud, nomi che rivelano senza ombra di dubbio la targa franco-italo-spagnola della coproduzione dell'opera. Simpatico, ma inserito con ritmi ossessivi, il commento musicale con tema fischiettato scritto da Benedetto Ghiglia. Nello stesso anno Comencini girava anche Il compagno Don Camillo e un episodio di Le bambole. 4/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta