Regia di Steno vedi scheda film
Commedia gradevole ma niente più che diede comunque il via a tutta una serie di film a tema 'giudiziario' che tanto successo di pubblico ottennero da noi negli anni '50. Si ricorda per aver dato i natali al personaggio sordiano di Nando Moriconi.
“Un giorno in pretura” è il capostipite della commedia 'giudiziaria' nostrana, sottogenere che otterrà un buon successo di pubblico negli anni '50 grazie anche ad altri titoli quali “Accadde al commissariato”, “Accadde al penitenziario”, ecc. La struttura è sempre la stessa, con un personaggio centrale, in questo caso il pretore interpretato dall'ottimo Peppino De Filippo, intorno al quale ruotano una serie di personaggi secondari che con risultati più o meno comici raccontano come sono finiti lì, dando vita ad altrettanti mini-film nel film. Di quelli che ci vengono regalati da Steno nella fattispecie, quello che resta negli occhi dello spettatore è certamente quello in cui un giovanissimo Alberto Sordi da vita per la prima volta a Fernando Moriconi, personaggio che un anno più tardi diverrà immortale grazie a “Un americano a Roma” (che oggi verrebbe quindi definito uno spin-off) dello stesso Steno. Degli altri episodi, appena passabile quello con Chiari e la Loren, un po' meglio quello del marito tradito, davvero modesto invece quello con lo stesso Peppino ambientato ai tempi della prima guerra mondiale. Divertenti infine i 'dialoghi' del pretore con la statua di Cicerone.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta