Regia di Terrence Malick vedi scheda film
Quando si incontra sulla propria strada un visionario come Malick non si può mai rimanere indifferenti (nel bene o nel male). Come in altre sue pellicole anche qui il paesaggio e la magnifica fotografia (che però rende quasi solo sul grande schermo) riescono a colpire e quasi ad ubriacare i sensi, in un paesaggio infinito e monotono che è capace di trasformarsi implacabilmente (stupenda al proposito la scena del grande rogo finale). In verità il tutto si inserisce su una trama abbastanza debole, con alcuni punti forse non sviluppati adeguatamente (colpisce al proposito la “lentezza” con cui il padrone scopre la tresca ordita dai due fidanzati ai suoi danni), ma si sa che in Malick più che la trama conta il contesto, in questo caso quasi livido e freddo nella sua durezza. Un film bello e,per fortuna, senza gli eccessi che poi si vedranno in altre sue pellicole (primo fra tutti “The tree of life” dove la visionarietà a mio parere straborda senza limiti..).
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