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Ghostbusters - Acchiappafantasmi

Regia di Ivan Reitman vedi scheda film

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La recensione su Ghostbusters - Acchiappafantasmi

di steno79
7 stelle

Cult-movie anni '80 che all'epoca ebbe un successo enorme, rifatto di recente in chiave femminile, Ghostbusters come ha retto alla prova del tempo? Si tratta, come è noto ai più, di una commedia per certi versi quasi demenziale che si colora di tinte fantastiche e soprannaturali con l'invasione dei fantasmi in una New York dove i politici, gli accademici e gli scienziati sembrano figure buffonesche, e dove i tre protagonisti fondano un'agenzia di acchiappafantasmi riportando infine l'ordine nella metropoli. Scritto da Dan Aykroyd e Harold Ramis pensando a John Belushi come co-protagonista, poi purtroppo scomparso, il film trova invece in Bill Murray un validissimo e azzeccato stand-up comedian che è il vero motore dell'intreccio e delle gag più divertenti. La prima parte del film ha un bel ritmo, strappa spesso la risata senza affanni potendo contare su battute di prim'ordine e su una trama che conserva una relativa coerenza; purtroppo nella seconda metà il film perde parecchi punti ingolfandosi nel ritmo, affidandosi quasi solo agli effetti speciali e perdendo interesse nella trama e nella definizione dei personaggi. Peccato, perchè le carte per farne uscire un gioiello della comicità fantasy c'erano tutte, e forse il regista Ivan Reitman avrebbe dovuto credere fino in fondo nella verve dei suoi attori, senza premere troppo il pedale dei visual effects di Richard Edlund, che finiscono per farlo assomigliare all'ennesimo clone dei soliti colossi di supereroi e roba simile. Il bilancio complessivo è discreto, insomma, ma gridare al capolavoro come qualcuno fa sembra davvero eccessivo. Fra gli attori, oltre ad un Bill Murray nella sua forma comica migliore, simpatici ma leggermente in ombra Aykroyd e Ramis, affascinante e molto a suo agio Sigourney Weaver, irresistibile Rick Moranis in un personaggio che sembra quasi la parodia di Woody Allen. Da segnalare le belle scenografie di John De Cuir e la canzone, divenuta famosissima, di Ray Parker jr. La satira della psicosi americana per gli spiriti resta comunque ancora valida, e il film ha avuto un'indubbia influenza su molte altre commedie successive.

voto 7/10

 

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