Regia di Monte Hellman vedi scheda film
“Monte Hellman lavora il western ai fianchi, morde i nessi strutturali. Il viaggio dei tre cowboy, scambiati per banditi, verso Waco (Texas), è narrato con un realismo oggettivo e radicale, denso di verità fisica, di note di vestiario, di oggetti, di paesaggi… di fatti e gesti ripresi nella loro stretta letteralità: Nicholson è un vero contadino spigoloso nei tratti, scavato e inaridito da una ripetizione meccanica dell’esistenza quotidiana.” (Gianni Volpi).
La cronaca della caccia ai tre uomini da linciare è scabra e essenziale. Alla fine si vede solo sopravvissuto che non si interroga su nulla. Dal racconto emerge la condizione concreta dell’uomo, in una società violenta, forse l’America della contestazione.
Questo di Hellman è un western che, insieme alla Sparatoria, potremmo definire “fenomenologico” poiché addiziona ai già rimarchevoli topoi del vecchio western dettagli minuziosi e attenti alla verità oggettiva degli ambienti e dei personaggi. Lo schema narrativo si carica di mistero e incomunicabilità; il montaggio tende a rendere oscuro il senso a vantaggio del dettaglio che con pochi tocchi rivela la verità e la trama interna del genere.
Il mito, la fabula e l’avventura sono lo scheletro di una mitologia letteraria. La verità che viene dall’insistenza della “camera” su alberi, erbe, ciottoli di piste è in Hellman un’altra: lo scontro tra l’uomo e le cose, i profondi problemi della condizione umana. La vita e la morte. La lotta contro il deserto e la fatica, la sete, i rapporti di dominio tra gli uomini.
Hellman mina le convenzioni alle radici. Solo con molta fatica i suoi film possono essere definiti western, inutilmente altri li chiama “western da camera”. Nicholson, il protagonista di Colline blu è un eroe poco convenzionale nell’economia del film (e del “genere”): somiglia già al futuro mister Locke di Professione reporter più che ai pionieri di Hawks.
Forse Hellman chiude davvero i conti con le convenzioni: del western resta un’idea del vestiario del cowboy, anche i cavalli cambiano.
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