Regia di Richard Brooks vedi scheda film
"Io non voglio vivere in un mondo dove regna la menzogna, la falsità e l'ipocrisia". Queste le parole del rampollo ma alcolizzato Brick. Abituato alla vita del football dove era al centro del mondo durante le partite, ora si ritrova intrappolato nella famiglia che tanto odia, moglie compresa. Il padre è malato terminale ed il fratello maggiore con sua moglie attendono soltanto che "tiri le cuoia" per gettarsi come sciacalli sul suo patrimonio. Il film è assolutamente teatrale, ambientato soltanto in casa, fatta eccezione per la scena dell'aereoporto, con personaggi che hanno moltissime sfaccettature. Il più interessante è sicuramente il padre che comprende soltanto a fine vita tutti gli errori compiuti nel passato nei confronti di moglie, figli e persino dei suoi dipendenti. Brick infatti gli chiede:"Gli hai mai visti negli occhi? Sai come stanno,se sono sposati , se hanno figli?". Allora ricordando suo padre che è morto sorridendo inseguendo un treno perché aveva vicino il proprio figlio decide di rimediare il più possibile i suoi errori con ciò che gli resta da vivere...ma la famiglia ha bisogno di un' altra menzogna per andare avanti: Maggie dice di avere in grembo un figlio di Brick, ma forse è mezza bugia perché prima o poi forse lo avranno....
Maggie la gatta come nel titolo. Bravissima e mai sopra le righe
Interpretazione sentita ...
Il padre malato e ipocrita almeno fino a un certo punto. Gran bel personaggio
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