Regia di Richard Brooks vedi scheda film
Due belli impossibili come Newman e la Taylor, qui ai massimi splendori, ma il dramma è stato castrato da una sceneggiatura che ha dovuto fare i conti con la censura: l'omosessualità spunta da mille situazioni, e mille volte viene tamponata in malomodo. Mi ricordo che la prima volta che l'ho visto in Tv, ero più giovane e quindi abbastanza ingnaro sul tema,non riuscivo a capire ed a mettere a fuoco la situazione, c'era qualcosa di drammatico che non giustificava i comportamenti, ed in fondo è questo il difetto del film.
Si c'è molta teatralità e gli attori risentono anche un po' di questo, il dramma è tipico di quell'epoca e quindi anche la struttura risente, essendo un po' troppo datata.
Una giovane coppia di bellissimi, vivono il loro dramma nell'ambito della famiglia di lui, dove c'è un capofamiglia padre-padrone
Il suo ruolo di gigante impacciato lo ha perseguitato sempre
Vinse l'Oscar per il suo ruolo ed è veramente eccezionale, peccato che poi al cinema non abbia fatto moltissimo, ma più che altro incasellato in Tv
Ruolo perfetto, per questo attore strettamente cinematografico ed è forse il tassello giusto per non fare affossare il film nella teatralità completa: la sua faccia , il suo sguardo lo hanno condannato nella prima parte della sua carriera a rimanare in certi canoni intepretativi più limitati, ma comunque ha saputo sempre emergere, anche se la critica lo snobbava.
Ancora pre-Burton, e quindi nonostante i ruoli interassanti e drammatici, risente di quella recitazione imparata dagli Studios americani, che rientrano sempre in dei canoni precisi, non male, ma il suo ruolo meritava qualche nota diversa. Comunque bellissima, una faccia che fa scalpore, il fisico cominciava già a perdere, ma con quel volto chi se lo ricordava!
La regia ha fatto miracoli, ma forse doveva smorzare un po' più la tatralità
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