Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Secondo il tema ricorrente del doppio, Bruno non è niente di diverso da Guy, ma ne rappresenta l'ombra, la libido e il desiderio inconfessabile; Bruno prima verbalizza poi mette in atto l'incivile orrore. L'attrazione omo-erotica esprime allora l'inappagabile bisogno di accettazione, è slancio vitale alla fusione che non troverà compimento nemmeno nella regressione centrifuga e infantile del Luna Park. Il terrore panico di Guy risponde invece al nome di una nota vertigine hitchcockiana. Nella rosa del maestro, tra i suoi film più emozionanti.
ATTENZIONE! La sbandierata versione estesa dell’anteprima inglese che dovrebbe approfondire l’attrazione di Bruno per Guy, è una mezza sola. Aggiunge una sequenza durante il primo dialogo in treno (nella quale i due ordinano per esteso le pietanze per la cena, allentando il ritmo), e taglia il finale sull’abbraccio tra la Roman e la Hitchcock (non c’è quindi il sottofinale in treno). La lingua originale riserva invece qualche sorpresa: la prima meravigliosa sequenza con montaggio parallelo è muta (il commento di Hitch sullo stile della serie televisiva è un’invenzione italiana); il famoso pugno che Guy sferra a Bruno (dato in camera) è ben giustificato dalla dichiarazione che quest’ultimo gli fa: “But I like you!” doppiato “Ma noi siamo amici” a scanso di equivoci.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta