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Racconti proibiti... di niente vestiti

Regia di Brunello Rondi vedi scheda film

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La recensione su Racconti proibiti... di niente vestiti

di mm40
3 stelle

Quadretti a sfondo sessuale ambientati nel medioevo, con la storia di un pittore e del suo giovane amico, da iniziare al sesso, come collante.

Corna, crocifissi, magie, false verginelle, voglie bestiali: il repertorio del decamerotico c'è tutto, ma dietro la macchina da presa c'è anche un professionista serio (quando vuole, almeno), il collaboratore di Fellini con velleità bergmaniane-pasoliniane, Brunello Rondi insomma. Qui Rondi si dedica anima e corpo - il secondo soprattutto - a un prodottino puramente commerciale, che innalza sicuramente la media del filone, ma che altrettanto con certezza non è un capolavoro, e neppure una pellicola degna di particolare nota d'altronde. Scritto dal regista e da Franco Bucceri, Racconti proibiti... Di niente vestiti è il solito collage di scenette porcellone medievali, fra castità improbabili e insopprimibili voglie; ha dalla sua, a parte la confezione sufficientemente curata, il cast nutrito di caratteristi e comprimari del cinema nostrano dell'epoca: Barbara Bouchet, Mario Carotenuto, Tina Aumont, Janet Agren, Enzo Cerusico, Rossano Brazzi, Leopoldo Trieste, Magali Noel, Karin Schubert, Venantino Venantini... Anche le musiche di Stelvio Cipriani funzionano e nel complesso si intuisce la volontà di consegnare al pubblico un prodottino leggero, ma formalmente accettabile; purtroppo però sui contenuti non c'è molto da discutere e non basta il finale agrodolce (con la morte, travestita da bella ragazza seminuda, che porta via il protagonista, ben felice di accompagnarla) a riscattare novanta minuti di banalità e gag volgari. 3/10.

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