Regia di David Cronenberg vedi scheda film
Bel film rovinato da troppi stereotipi.
Il tema è "l'uomo camaleonte".
Nonostante la volontà di cambiare vita, l'uomo è comunque fatto di un proprio passato, e della propria personalità che cambia nel tempo. E' un discorso che tocca tutti: siamo molteplici personalità che si accumulano, si nel tempo si cambia come un camaleonte.
Crononberg vuole anche evidenziare come sia difficilmente accettata la verità da chi condivide la nuova vita, il nuovo colore del camaleonte.
Ma evidenzia anche come tutti siano così: le 2 scene di sesso radicalmente diverse nei modi ma anche nelle personalità di ENTRAMBI i personaggi. La moglie cambia radicalmente atteggiamento vicino al "nuovo"(vecchio) marito.
Vi ho trovato gran belle scene, la mia preferita: la finestra delle mosche.
Accanto a tutto questo una montagna di stereotipi, in cui vi vedo la volontà di Cronenberg di normalizzarsi (purtroppo).
Il poliziotto di paese bonaccione e dotato dell'immancabile panza.
Il paesello americano in cui tutti si apprezzano e si ritrovano al bar per bere un caffè (lungo), tanta pace e tranquillità.
Gli sbruffoni della scuola idioti e perdenti.
E poi la sagra dello stereotipo: il debolissimo incontro con il fratello del protagonista, in cui sembra che i mafiosi vivano in ville maestose e siano tutti rincoglioniti, che vengono immancabilmente massacrati dal giustiziere.
Peccato!!
Perchè accanto a questa superficialità si trovano dei personaggi scavati ed indagati benissimo. Preferisco il Cronenberg che non vuole normalizzare niente e nessuno. Il film comunque è divertente.
Voto 6/10
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