Regia di David Cronenberg vedi scheda film
Qualcuno, prego, ha notato le inverosimiglianze marchiane e i buchi di sceneggiatura di questo film? Cominciamo da Joey/Tom che troviamo padre quarantenne (o giù di lì) di un figlio adolescente, giusto? Se ci aggiungiamo i "tre anni per dimenticare se stesso", e qualche mesetto, diciamo così, per corteggiare e fecondare Maria Bello è ipotizzabile che abbia "distrutto un locale di amici" gangster e mezzo ciecato Ed Harris quando aveva a vent'anni (o giù di lì)? Praticamente un ragazzino. Qualcuno poi dovrebbe spiegarmi com'è possibile che si scateni una canea di reporter televisivi quando Tom/Joey fredda due balordi cattivissimi che sono entrati nel suo bar e dopo che lo stesso ammazzasette ne fa fuori tre (per giunta temibili gangster)a dire che "qualcosa non torna" si fa vivo solo l'ingenuo (e buon) sceriffo! Nessun giornalista, manco un'intervistina... tutto regolare! Per tacere di come Joey/Tom o Tom/Joey esegue efferata carneficina dei peggiori gangster, fratello compreso. Anche qui: niente da dire signori della critica? Tanto professionisti non devono poi essere tutti questi malviventi se si fanno mettere nel sacco come niente da un ragazzone disarmato della cui cattiveria e spietatezza, tra l'altro, ben poco i persecutori sembrano temere e ben poco dicono anche a noi. Insomma, non è perchè uno si chiama Cronemberg che le implausibilità e le sommarie sciatterie di un racconto passano in secondo piano o si piegano alle "ragioni autorali" . Il pubblico se ne accorge e inarca le sopracciglia, perchè la critica si genuflette commossa e adorante parlando di opera "densissima di significati"? Io direi densissima di incongruenze. Tali da pregiudicare anche il meglio del film: lo stile asciutto, l'attenta e sensibile direzione degli attori, la luce morbida e quasi ipnotica delle inquadrature. Ma come si fa a credergli?
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