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Match Point

Regia di Woody Allen vedi scheda film

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Scarlett Blu

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La recensione su Match Point

di Scarlett Blu
8 stelle

Bellissimo e insolito film di Woody Allen, per me uno tra i migliori dell' ultimo decennio per narrazione, sviluppo della psicologia dei personaggi e della trama.

Thriller con sfumature Hicthcockiane, ottimamente girato ed interpretato, accompagnato da una colonna sonora che si compone di diverse arie di musica classica, passione del regista, che sottolineano molto bene lo sviluppo del film e ne suggeriscono la tensione di sottofondo sempre controllata e mai lasciata al caso.
Curatissimo nei dettagli e nella resa degli ambienti esterni che rappresentano Londra, città dove si svolge la vicenda, e gli interni eleganti, a volte freddi e geometrici, rappresentazione di una società bene molto attenta alla forma, alle carriere folgoranti, ma sterile e arida nei sentimenti, falsa, fredda e vuota nei rapporti personali. 

Da che parte cadrà la pallina che rimbalza sulla rete?

O il bracciale della refurtiva che il protagonista lancia verso il fiume?

La tesi del film è che nella vita tutto o quasi dipenda dalla fortuna, unita a una buona dose di faccia tosta: è il caso che ti porta in alto o ti getta nell’ insuccesso.
E' tutta una questione di geometrie casuali, incontri fortunati e no, di delicati e precari equilibri costruiti ad arte, di frasi in apparenza gentili e disinteressate, ma dette per illudere, ferire o distruggere.
Una storia d'inganni, di fallimenti e sconfitte fatali.
Così un insegnante di tennis, Chris, arrivista irlandese con la faccia d'angelo, annusa l'occasione della vita e si ritrova nell' ambiente giusto a contatto con persone importanti e influenti a dare lezioni al fratello della futura moglie, Chloe, viziata e superficiale figlia di papà che non conosce il reale valore di cose e persone e che si ferma alla superficie di quello che vede o crede di vedere, anche lei ingannata dalle apparenze e felice di esserlo.

Probabilmente senza vera arte, né merito, ma ostentando una discreta sicurezza, e vendendosi bene al futuro suocero che gli assicura buon lavoro e carriera, lo scaltro Chris non farà nessuna fatica a salire al livello dei privilegiati.

Personaggio subdolo e calcolatore, ingordo e bugiardo fino al midollo, Chris nasconde bene dietro la faccia pulita da bravo ragazzo con lo sguardo limpido dell’ attore Jonathan Rhys Meyers, quello che realmente è; riferimento apparentemente casuale, ma non del tutto, legge “Delitto e castigo” di Fedor Dostoevskij per darsi un contegno da intellettuale e impressionare chi potrebbe aprirgli la strada del successo, ma a parte il delitto, ha poco o nulla in comune col personaggio del romanzo dello scrittore russo che uccide mosso da impulsi e motivazioni assai diverse.

In Chris manca il senso di colpa, il conflitto con la coscienza non esiste in lui, il turbamento per le azioni che compie dura lo spazio di un istante, ma viene subito accantonato, nascosto dietro la perfetta, composta maschera di falsità che indossa di fronte a tutti, moglie, amici, amante.

La bella e sensuale Nola, una Scarlett Johansson magnetica che buca lo schermo, attricetta insicura del proprio talento, ma conscia dell’effetto che ha sugli uomini, non riesce a sfondare nel mondo dello spettacolo; fidanzata col fratello di Chloe, ma invisa alla famiglia, alla madre soprattutto perché considerata una fallita, scatena le fantasie erotiche e il desiderio sessuale di Chris che soffoca di fronte alla routine dei maniacali tentativi della moglie di restare incinta.

Il fedifrago vorrebbe mantenere il piede in due scarpe e non perdere nulla di quello che si è guadagnato senza troppo sforzo, tra agi, posizione sociale e amante, ma non ha fatto i conti con l’imprevisto e le aspettative di Nola che reclama i suoi spazi.

Nel film la tensione va in crescendo, sapientemente guidata dalla regia che ci tiene incollati alla poltrona, tra scontri e menzogne che determinano l’evolversi burrascoso del rapporto tra Chris e Nola che arriva al suo culmine.

Il finale molto bello mi è sembrato volutamente ambiguo, quasi aperto a ogni possibile soluzione.

Forse la fortuna accompagnerà il protagonista fino alla fine, o forse no; il poliziotto sembra arrivare alla giusta conclusione e quel bracciale che non scompare nelle acque del Tamigi, ma cade al di qua della ringhiera fa pensare che anche per Chris la fortuna possa improvvisamente cambiare direzione, e magari, un castigo sia lì ad attenderlo.

Grande film da vedere.

 

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