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Izo

Regia di Takashi Miike vedi scheda film

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La recensione su Izo

di ClintZone
10 stelle

Arte e filosofia pura. Guardando e pensando ad un film come "Izo" questo è tutto ciò che mi viene da dire e pensare...arte, filosofia, follia e anarchia. Un'opera mastodontica firmata Takashi Miike

Ghezzi dopo aver visionato questa opera esclamò: "Dopo il cinema c'è Izo"

Affermazione che ha sicuramente un certo peso, d'altra parte ora ci addentriamo in un film firmato Takashi Miike che è senza dubbio di una complessità generale non indifferente.

Partiamo subito dicendo che volete vedere "Izo" perchè vi volete vedere un film sulle arti marziali, sulle "spadate" e per la serie "sorrisi e cazzotti" sappiate che vi state sbagliando di grosso.

E' vero che ci sono le "spadate", è vero che c'è l'azione, è vero che ci sono gli Yakuza...ma questo non significa che "Izo" è un film d'azione o uno yakuza-movie.

"Izo" è un film prima di tutto sperimentale al massimo, anarchico sotto ogni punto di vista. Seconda cosa "Izo" è un film dove a regnare non sono le spade e il sangue seppure c'è in abbondanza..."Izo" è filosofia pura!

Ecco, filosofia...questa è la parola chiave di questa opera...la filosofia. Uno sguardo allucinato e allo stesso tempo profondamente riflessivo sulla vita, sul male, sul bene, sulla pietà, sulla compassione, sui misteri che non sono dati da svelare ad essere umano.

Naturalmente per un film così complesso bisogna partire dal principio.

Abbiamo questo Izo che viene condannato e crocifisso. In croce viene trafitto dalle spade di due uomini, una tortuna crudele e spietata che porta ad una lenta morte Izo.

Ecco che Izo per motivi oscuri "ritorna". Resurrezione ? Viaggia nel tempo, accecato dalla rabbia, dall'ira...uccide tutti, uomini, donne, bambini, yakuza...tutti, una strage, un mostro, un demone in viaggio nel tempo...in qualsiasi dimensione, in qualsiasi anno, in qualsiasi spazio temporale...Izo dipinge di rosso qualsiasi cosa e qualsiasi arco temporale.

Alcune delle sue vittime gli chiedono prima di giungere a morte certa il perchè di tanta rabbia, e il perchè devono essere uccisi tutti.

Izo risponde che non c'è un vero e roprio motivo...ma i suoi occhi mostrano visibilmente due aspetti interessanti e opposti, da un lato c'è la rabbia furiosa e della'ltra parte una sorta di tristezza.

Izo ucciderà tutti, anche lui verrà colpito, ferito con altre spade, gli verranno scaricati interi caricatori di mitragliatrice addosso...ma Izo sembra essere immortale.

Ora, analizzando l'opera da un punto di vista religioso (perchè in questo film a parer mio la religione c'entra più di ogni altra cosa) abbiamo un uomo crocifisso che ritorna con una rabbia incredibile e uccide tutti.

Miike chiarmante fa riferimento alla figura di Gesù Cristo, solamente che esamina il tutto sotto un punto di vista puramente umano. Nel senso che per Miike un uomo non può almeno non meditare vendetta dopo atroci e atroci sofferenze inflitte da altri uomini. Quindi Izo seppur potrebbe rappresentare solo una vaga idea di una figura divina ecco che diventa immediatamente espressione di rabbia e di male...di conseguenza si va a discostare tremendamente dalla figura di Gesù Cristo.

Anzi, forse Izo subisce quello che lui esclama più volte il "castigo divino"...c'è un momento del film dove vediamo Izo tormentarsi...e un vecchio dice a dei bambini che il tormento di tutte le anime cadute sotto la spade di Izo sono il risultato dei tormenti atroci ed eterni dello stesso.

Naturalmente ci sono tante e tante altre riflessioni tantissime altre cose da prendere in considerazione, credo che non riusciremo mai a cogliere tutte le sfumature, tutti gli aspetti che Miike ha voluto trattare.

Io personalmente credo di aver capito questa opera solo in minima parte. Il finale per esempio credo che sia dato tutto alla libera interpretazione, io personalmente non l'ho capito...anche se ho apprezzato lo stesso...almeno per quanto riguarda la messa in scena e le soluzioni scelte da Miike.

Quindi "Izo" è un film che non può puntre all'intrattenimento puro. Con "Izo" il cinema si eleva veramente a cinema d'autore, infatti credo che il film può essere apprezzato in pieno solo da un pubblico maturo che ha una certa esperienza con il cinema d'autore e con la filosofia...perchè torno a ripetere...questo film è sostanzialmente due cose in assoluto...arte e filosofia.

Ora, passiamo un attimo agli aspetti tecnici. Miike è senza la minima ombra di dubbio uno dei migliori registi viventi degli ultimi venti anni come minimo.

Ogni film che Miike realizza ti lascia dentro qualcosa, Miike è capace di terrorizzarti, di scandalizzarti, di divertirti, di qualsiasi cosa e lo fa sempre girando con una perfezione assoluta e con uno stile secondo me volutamente non sempre riconoscibile.

"Izo" è un film che vive di anarchia artistica pura, un film del genere poteva essere realizzato solo in Oriente. Nessuna casa di produzione avrebbe mai dato carta bianca ad un regista per girare una roba del genere. Ps:....ecco perchè Lynch non fa più film...ma questa è un'altra storia!

Chi dire di più..."Izo"...ennesimo capolavoro di Miike ? Difficile dirlo, difficile dirlo perchè è un film talmente complesso...che tu spettatore stesso senti di non aver compreso in pieno, dopo aver finito di vederlo senti quasi il bisogno di vederlo di nuovo perchè ti rendi conto che molte cose non le hai afferrate...almeno questo è quanto accaduto a me.

Non sono quindi in grado di dire se "Izo" sia un capolavoro o no, è un film troppo difficile...e uno di quei film tipo "Inland Empire" che ti viene da dire "ok...è un capolavoro" ma ti rendi conto che non sai perchè...e non perchè pensi che il film non sia un capolavoro...ma perchè ti rendi conto di aver visto qualcosa che va oltre la concezione di cinema "normale".

ClintZone

 

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