Regia di Jim Jarmusch vedi scheda film
Il quarto lungometraggio di Jim Jarmusch, a tre anni di distanza dal mini-cult “Daunbailò”, è certamente un buon Jarmusch, che senza rinunciare a uno stile lento e a tutta la poesia che ha dentro riesce comunque a metter su uno spettacolo dove l'azione -seppur sempre minimalista- non manca. E lo fa mostrandoci quell'America a lui tanto cara fatta di edifici abbandonati e vecchi diner dal fascino decadente e nostalgico. Un gran bel film da un autore sempre estremamente ricco quanto a immaginazione ma un po' incostante nei risultati.
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